Ottobre chiama le comunità cristiane alla gioia e alla responsabilità di annunciare il Vangelo
Ottobre chiama le comunità cristiane alla gioia e alla responsabilità di annunciare il Vangelo.
Tutti sono interpellati. Se riprendiamo in mano la Evangelii Gaudium (“la gioia del Vangelo”) di Papa Francesco, dice: “È un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati”. Questa convinzione si trasforma in un appello diretto ad ogni cristiano”. Impressionante e nuovo. Annunciare “l’esperienza dell’amore di Dio che lo salva”. Siamo sempre “discepoli missionari” (EG 120). Quello che ti aiuta a vivere, comunicalo! Cioè, la sua vicinanza, la sua Parola, la sua forza, che dà senso alla vita.
In molte parti del mondo vivono “comunità evangelizzatrici”. La Chiesa latino-americana, le Chiese dell’Asia (Filippine, Corea del Sud, Taiwan), dell’Africa, in molti luoghi della nostra Italia. Comunità profetiche (Francesco Saverio, Teresa d’Avila, Charles de Foucauld, Teresa di Calcutta, Tonino Bello, Helder Camara, Mario Borzaga e il suo catechista, …e il medico condotto Bartolo di Lampedusa, che ha scritto per noi LACRIME DI SALE). Vangeli vivi e d’oggi.
Fa bene riscoprire allora il Vangelo, anche se dobbiamo sempre correre. Sotto l’egida della fretta. Allora rallentiamo per pochi minuti, anche solo “briciole”.
Ascolta le ‘voci’. “Spianate le montagne e riempite le fosse” (Lc 3,2-14) – Anche Gesù, in immersione battesimale: Non lasciatevi ‘prendere per il naso’ dalle 3 famose tentazioni, affascinati da poteri esoterici, a diventare capi supremi di una potente religione mondiale, oppure un dittatore che prende in mano le sorti universali – Gesù, poi, lascia il deserto e si dirige a tutti (impariamo a memoria Lc 4,14-21, sennò del Vangelo non potremo capire quasi niente). Dice agli esclusi: “Forza, in piedi!” (Lc 6,20-26,21,20) e alla donna di Samaria, senza autostima: “Dio dimora nel tuo cuore, come fonte d’acqua fresca, bevi a questa fonte e vivi!” (Gv 4,1-30) – Al suo amico Lazzaro di Betania, grida con voce forte: “Esci da questa spelonca di morte!” (Gv 11,1-43) – A Zaccheo, nascosto in cima all’albero: “Scendi, vengo a casa tua!”. Non è sempre che un ricco restituisce e spartisce beni rubati. Se potesse accadere oggi? (Lc 19,1-10) – Gesù passa accanto al cieco Bartimeo, dimenticato al margine della vita, che grida a squarciagola: “Gesù, voglio la cura! Guariscimi!”. Niente lo spaventa (Mc 10,46-52) – La comunità itinerante di Gesù, attorniato anche da donne diaconalmente solerti. Scandalo? (Lc 8,1-3) – Alla donna Cananea (che donna!) restituisce la figlia guarita. È il giorno che Gesù comincia a prendersi cura dei lontani (Mt 15,21-28) – Ma “chi è Dio per Gesù”? Il migliore dei papà, la migliore delle mamme. Prima la tenerezza e l’amore, prima la persona e la sincerità del cuore (Lc 15,11-32/Mt 9,13). – Gesti nuovi e decisioni di coraggio. Vale per ognuno? Vale per tutti? (Mc 2 11-22) – Il Vangelo per smascherare parole razziste, porte chiuse, fili spinati e faccia ostile (Mt 23,22-28), indifferenti come il ricco sprecone, che non vede il corpo piagato di Lazzaro, proprio sotto il suo naso, distante un abisso dal dolore (Lc 16,19-31) – Giorno dopo giorno, Gesù annuncia “il mondo di Dio” presente in mezzo a noi, annunciando: “il più grande al servizio dei più piccoli”. Utopia? Certo, ma anche il grande albero già presente nel minuscolo seme di senape, non meno che il tesoro nascosto nel grande campo. Vale la pena, uscire a cercare (Mt 20,24-28/13,31-32) – allora, non entrerà nel “mondo di Dio” chi non accoglie la storia del povero diavolo incappato nei briganti, picchiato e abbandonato sulla strada: come oggi l’80% dell’umanità allo sbaraglio. “Fa’ questo e vivrai” (Lc 10,19-35) – Rema controcorrente, senza paura! Talora, dovrai confrontarti col SISTEMA – dice il Vangelo – che è come una LEGIONE di demoni. Per il sistema, i porci valgono più della persona, più del malato di Gerasa (Mc 5,1-20) – Da solo, non potrai molto, unisciti ad altri, aggiungiti a una comunità, a un gruppo di studio della Parola nel tuo ambiente. Con altri! (Gv 13,34-35) – Dio è amoroso come la chioccia coi suoi pulcini, “ho tentato tanto tempo, ma non l’hai voluto”. Guarda le lacrime sul volto del Maestro! (Lc 13, 34 e 19,41-42) – ‘Guarda che bella architettura! Che bella cattedrale! Che moschea! Che bel banco!’: parole di turista. Ma il Vangelo, Gesù stesso, non si impressiona. Sa che tutto questo è lavoro dei poveri e tutto cadrà! Meglio prima, “adorare Dio in spirito e verità” – A quelli che approfittano della religione per riempirsene le tasche, Gesù ammonisce: “Fuori i ladri” (Mt 24,21/Gv 4,19-24) – Riunisce i discepoli missionari, infine, per la cena di saluto: “Vi ho insegnato una sola cosa! Dio ha fatto la Terra come un grande Pane, da condividere tra le genti” – È Parola del Signore!
Per un mondo al capolinea, servirebbe una bella rete di comunità evangelizzatrici. Le nostre mani e le maniche rimboccate in una decisione missionaria, vero filo conduttore del cammino delle Chiese nel nostro tempo.
p. Francesco Moser*
*missionario fidei donum a Timor Est
Lascia una recensione