Tre di anni di attesa, ma ne è valsa la pena: torna a Ronzone, in Alta Val di Non, la Festa della Patata che quest’anno spegne 19 candeline. Il prezioso frutto della terra diventa il protagonista della festa d’autunno, che tra degustazioni, musica dal vivo, mercatino degli hobbisti e visite ai siti culturali del paese e attività per bambini animerà le vie del centro storico il fine settimana dell’1 e del 2 ottobre.
Un prodotto povero della dieta contadina, la patata diventa per un weekend la “reginetta della festa” tra degustazioni, show cooking, spettacoli a tema e visite gratuite allo splendido Giardino della Rosa.
La Festa della Patata si apre sabato 1° ottobre alle 16, con il pomeriggio dedicato ai bambini con lo spettacolo di bolle. Alle 19 viene servita la cena con i tipici ‘gnocchi di patate smalzadi’. Dalle 21 a intrattenere i presenti sarà la band live di Alta Tensione VasCoverBand e come proseguimento della serata, DJ Alezz alla console.
Domenica 2, tutti pronti alle 12 con il pranzo, in cui sarà sempre la patata la protagonista dei piatti in menù. Bambini e ragazzi, durante tutto il giorno, potranno divertirsi con le novità di quest’anno: il surf meccanico per testare l’equilibrio, i lego giganti per costruzioni coloratissime, l’enorme bersaglio per sfidare gli amici, e la pista di go kart a pedali.
Alle 15, presso il tendone lo chef Cristian Bertol si esibirà in uno show cooking, mentre al Giardino della Rosa dalle 14.30 alle 16.30 si potrà ascoltare la musica al piano di Anna Matricardi. Durante tutta la giornata ci saranno bancarelle con prodotti tipici km 0, hobbisti e mercatino delle pulci e si potrà visitare la chiesa di Sant’Antonio e il Museo di Ronzone.
Per tutta la durata della festa, sarà aperto e visitabile gratuitamente il Giardino della Rosa di Ronzone, abitato a 1000 m di quota affacciato sui verdi prati dell’Alta Valle di Non. Il roseto, formato da 33 aiuole e da 400 m di pergolato, conta oltre 500 diverse varietà di rose. Non solo rose comunque: sono state piantate anche 10.000 piantine di erbacee perenni per offrire ai visitatori profumi e colori anche quando le rose non sono ancora fiorite. Dal 2018 il Giardino fa parte della famiglia dei “Grandi giardini italiani”, il network dei più bei giardini visitabili in Italia; è inoltre un luogo ecologicamente corretto, dove viene applicata una metodologia di conduzione biologica.
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