È il primo giorno di Leo in una nuova scuola ed è spaventato. Non sapendo bene cosa fare per confortarlo, il suo papà gli dice che i veri uomini non piangono. Leo ascolta, abbassa la testa e esce. Il papà capisce subito che non è stata proprio la cosa migliore da dire al piccolo, ma ormai, Leo è uscito senza rassicurazioni; unico punto fermo sembra essere adesso per lui: Vietato piangere (Giralangolo; età +4). Durante il tragitto verso la scuola, Leo vede tanti uomini con le lacrime agli occhi per tristezza, paura, gioia o per commozione. Il mantra “gli uomini non piangono”, che Leo continua a ripetere dentro di sé, non funziona molto e appena prima di arrivare a scuola, qualche lacrima scende dai suoi occhi. A scuola, però, le cose non vanno poi così male, e dopo una giornata intensa e piacevole, al suo arrivo a casa trova il suo papà che lo aspetta sulla veranda. Con le lacrime agli occhi gli confessa di aver avuto paura per lui. Si abbracciano e insieme capiscono che anche gli uomini a volte piangono e va benissimo così…
Un buon debutto per Jonty Howley che dipinge il mondo che vorremmo esistesse per i bambini e i ragazzi, e non solo. Un mondo dove tutti possono sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni, di essere vulnerabili o forti, di manifestare i propri sentimenti, di ridere e di piangere… Una piccola storia che fa vedere quanto è importante e normale mostrare le emozioni, tutte, anche la paura e il dolore. Ed è proprio questo che rende efficace questo albo: la presentazione di una gamma di sentimenti per i quali si può piangere, non solo la tristezza o il dolore.
La storia è ravvivata da simpatiche illustrazioni realizzate con tecnica digitale che aggiungono dettagli eloquenti e importanti per l’immediata comprensione del suo messaggio. Due piccole curiosità: le sottili lacrime sui volti degli uomini (che i bambini più piccoli adoreranno trovare e riconoscere) e i risvolti di copertina che anticipano e poi suggellano il contenuto del libro: quattro pagine piene di scatole di fazzoletti di carta tra cui, nella quarta, si fa avanti un grosso braccio maschile tatuato.
Infine, una considerazione sul titolo originale, Big Boys Cry, che in italiano diventa “Vietato piangere”, praticamente il suo contrario. Il messaggio è lo stesso, ma l’effetto iniziale forse no.
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