La “Banda” e Cisco, a Rovereto nel ricordo di Erriquez

La prima volta insieme in apertura dello scorso festival del Primo Maggio a Roma, poi tante date che hanno toccato anche Rovereto, al palazzetto anziché in piazza come inizialmente previsto, e con qualche giorno di ritardo rispetto alla data originaria. Ma, in questo caso, l’attesa è stata ben ripagata: i brani più famosi della Bandabardò si sono mescolati a quelli dei Modena City Ramblers, prima, e di Cisco solista poi. Lunedì 5 settembre, la chiusura del nuovo “Rovereto Music Festival” – sul palco era salito domenica anche Tananai – è stato davvero un “riportare tutto a casa”, come scritto da Cisco “dalla soffitta” durante la pandemia e raccontato (e cantato) anche a Rovereto.

Trent’anni di carriere mescolate sul palco, e mentre esplodono le prime note viene da immaginarlo come un cerchio che si chiude ma forse ancora no, perché “ancora oggi sono qua, sulla strada di un sogno è il posto giusto”, nel ricordo di Erriquez Greppi, frontman della storica band fiorentina, scomparso a soli 60 anni, il 14 febbraio del 2021. La potente e calda voce di Cisco accompagnata dalle sonorità inimitabili della Banda stanno girando tutta l’Italia in una missione che “Non fa paura”, come recita il titolo del cd e del tour, anzi, fa ballare – i pezzi più movimentati ci sono tutti, da 20 bottiglie di vino a Tre passi avanti a Sette sono i re a W Fernandez, fino alle “chicche” storiche come Clan Banlieue, In un giorno di pioggia, Ubriaco canta amore e Mojito FC – ma anche riflettere sui testi impegnati dei Cento Passi, Ebano e La lunga notte.

E quando partono le notte di Manifesto, tutti alzano gli occhi per guardare il cielo. E pazienza se c’è il tetto a nascondere, insieme a tante altre, belle e luminose, la stella di Erriquez. L’importante è sapere che c’è.

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