Una significativa celebrazione si è unita ai numerosi eventi organizzati per onorare i 150 dalla nascita della Sat, la Società alpinisti tridentini. Numerosi iscritti infatti si sono ritrovati venerdì 2 settembre proprio nel luogo che le ha dato i natali, Madonna di Campiglio, per apporre una targa a ricordo del traguardo raggiunto. Un gruppo di 27 ciclisti, simbolo dei fondatori di allora, è partito da Arco per raggiungere la “Perla delle Dolomiti di Brenta” insieme ad uno più piccolo che ha intrapreso il percorso a piedi. Un “viaggio a ritroso” che nel tempo di un giorno ha voluto ripercorrere la storia del sodalizio, con tappe a Bolbeno (di questo paese è originaria la famiglia del fondatore e primo presidente della Sat Prospero Marchetti) e a Pinzolo (paese di nascita di Nepomuceno Bolognini, primo vicepresidente della Società).
A memoria dell’anniversario è stata apposta, dalla Sat di Madonna di Campiglio, con il presidente Silvestro Franchini e il vicepresidente Alberto Angeli, insieme al sindaco di Pinzolo Michele Cereghini e all’assessore al turismo di tre Ville Mattia Malacarne, una targa commemorativa alla base dell’effige (realizzata nel 1912) dedicata, davanti alla sede dell’Azienda per il Turismo, a Giovanni Battista Righi (fondatore, sempre 150 anni fa, del primo albergo di Campiglio, lo Stabilimento alpino poi diventato Des Alpes, e fondatore della moderna Campiglio turistica) e sotto la dedica già apposta dalla Sat nel 1972, in occasione del centenario.
“L’arrivo a Madonna di Campiglio dei ciclisti e dei podisti – ha detto la presidente della Sat centrale Anna Facchini – ha voluto simboleggiare il lungo percorso compiuto dalla Sat, una storia nata tanto tempo fa che continua oggi dentro la comunità trentina, anche con una prospettiva culturale”. “Quando abbiamo fondato la Sat sette anni fa – ha aggiunto il presidente della Sat di Madonna di Campiglio Silvestro Franchini – insieme ad Alberto Angeli già immaginavamo questo traguardo. Siamo orgogliosi di avere fondato la sezione perché Sat è sinonimo di valorizzazione della montagna e la mia montagna è la mia casa, il mio lavoro, la mia vita”. Come per numerosi altri trentini che ieri sono arrivati a Madonna di Campiglio per festeggiare l’ambizioso traguardo. La festa di compleanno è quindi proseguita per la giornata di sabato 3 settembre al rifugio Graffer.
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