Un esercizio per affinare l’arte di camminare insieme, per conoscersi meglio e per creare un gruppo coeso. Ieri, sabato 27 agosto, si è concluso all’oratorio di Cembra il CamminaSCUP, il trekking del servizio civile che l’ufficio dedicato dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia di Trento ha promosso per il secondo anno di fila dopo il successo della prima edizione.
“Un grazie a tutte le persone che hanno camminato con noi e ad Angelo Prandini, l’ideatore del CamminaSCUP”, ha detto Giampiero Girardi, direttore dell’Ufficio servizio civile. “Grazie anche a tutti i peer leader (i tutor dei ragazzi in servizio civile, ndr) che hanno dato un contributo essenziale, in particolare a Marika e Francesco, con cui abbiamo curato l’organizzazione pre-partenza”.
“Se voi camminate con gli altri, a un certo punto si ferma un passo che non è il mio e non è il suo: è un passo comune. Ti dà una bella pienezza”, ha aggiunto Angelo Prandini, formatore del servizio civile e ideatore, assieme a Girardi, del CamminaSCUP.
Sei le tappe che i giovani hanno percorso da lunedì a sabato, in gruppi che, in alcune giornate, hanno superato anche i 40 partecipanti. Oltre ai ragazzi del servizio civile, hanno partecipato a qualche tappa anche giovani che hanno terminato il loro anno di Scup, formatori del servizio civile e parenti e amici.
Il CamminaSCUP ha attraversato gran parte del Trentino. La prima tappa è partita da Madonna di Campiglio per arrivare alle cascate del Nardis, a Carisolo, la seconda invece è partita da Luserna per arrivare a Lavarone, dove i partecipanti si sono fermati davanti al Drago di Vaia. E poi una tappa da Molveno a Castel Toblino, una da Lundo a Tenno, una da Sanzeno a Castel Thun e, infine, una da Cauria (in Alto Adige) fino a Cembra.
L’ultima tappa, sabato 27 agosto, avrebbe dovuto avere come meta finale Ponciach, nel comune di Faver, ma è terminata prima a causa della pioggia. I partecipanti sono stati ospitati dal rifugio Potzmauer per ripararsi dalla pioggia e hanno poi proseguito alla volta di Grumes. Con il pullmino che ogni giorno ha portato i ragazzi da Piazza Dante al punto di partenza del trekking della giornata, i giovani sono arrivati poi all’oratorio di Cembra, dove c’è stata una piccola festa conclusiva allietata dagli ospiti e dagli operatori di Valle Aperta, un’associazione di volontariato che accoglie persone che soffrono nella psiche (e che segue anche un gruppo di ragazze in servizio civile).
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