Svelata la top ten del Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura multilingue delle Alpi, la cui premiazione sarà il 2 settembre al Centro Congressi di Riva del Garda.
Sono in corsa per il premio finale (in ordine alfabetico) Carmine Abate con “Il cercatore di luce” (Mondadori), Carlo Barbante con “Scritto nel ghiaccio” (Il Mulino), Ulderica Da Pozzo con “Femines” (Forum), Pino Loperfido con “Ciò che non si può dire” (Edizioni del Faro), Adeline Loyau con “Les tribulations d’une scientifique en montagne” (Glénat), Paolo Malaguti con “Il moro della cima” (Einaudi), Annalina Molteni con “L’ombra dei Walser” (Monterosa), Andrea Mustoni con “Un uomo tra gli orsi” (Ediciclo), Stefano Piazza con “Pensare le montagne nell’età delle emergenze” (Cleup) e Matteo Righetto con “La stanza delle mele” (Feltrinelli).
Li ha selezionati una giuria composta da Sara Luchetta, Giuseppe Mendicino, Luca Mercalli, Annibale Salsa e Niccolò Scaffai, scegliendo fra i 45 titoli pervenuti alla segreteria del Premio.
Nel corso della cerimonia finale del Premio, presentata da Valentina Berengo (inizio alle 17.30), sarà anche consegnato il riconoscimento Guardiano dell’Arca – Osvaldo Dongilli, quest’anno attribuito alle api, insetto insostituibile nella difesa della biodiversità ma in grave pericolo a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della diffusione degli insetticidi: a ricevere il premio a loro nome sarà l’entomologo e apicoltore Paolo Fontana, autore di 250 pubblicazioni sul tema, entomologo, ricercatore della Fondazione Mach e presidente della World Biodiversity Association, onlus che opera in sintonia con i valori ambientalisti che ispirano l’opera di Mario Rigoni Stern e che sarà la beneficiaria finale del premio, del valore di duemila euro.
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