Si è svolta nella mattinata al Palazzo del Governo di Trento una riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Commissario del Governo di Trento, Gianfranco Bernabei, per esaminare la problematica connessa alla presenza di orsi confidenti nei centri abitati di alcuni comuni ricadenti nel territorio trentino.
All’incontro, oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, hanno preso parte il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il Dirigente del Dipartimento Protezione Civile, Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, i Sindaci dei Comuni di Arco, Spormaggiore e Contà, l’Assessore Comunale di Ledro, con delega conferita anche per il Comune di Riva del Garda ed il Dirigente del Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento.
In apertura, il Commissario del Governo Bernabei ha fatto il punto della situazione anche alla luce degli ultimi avvistamenti di orsi registrati in alcuni comuni della provincia trentina, in cui esemplari di plantigradi già radiocollarati – ma non si può escludere la presenza di orsi non censiti – si sono spinti nei centri abitati accedendo nelle relative piazze ed in strade urbane, in giardini di abitazioni private, nei pressi di allevamenti di piccoli animali e rovistando altresì nell’immondizia.
In considerazione dei possibili rischi per l’incolumità pubblica e la sicurezza della popolazione, i presenti in relazione al vigente Piano Provinciale per la gestione dei grandi carnivori, hanno sottolineato l’importanza di sensibilizzare la cittadinanza ed eventuali turisti al fine di scoraggiare atteggiamenti imprudenti, di interazione o di ricerca degli orsi, dai quali possono sorgere situazioni di pericolo e di generale preoccupazione.
A conclusione dell’incontro, il Presidente della Provincia Fugatti ha richiamato l’attenzione sul Piano Provinciale per la gestione dell’orso in Trentino, il quale detta una disciplina articolata sulla gestione degli orsi confidenti graduando le soluzioni da adottare, in ragione dell’accentuata pericolosità del plantigrado e nel pieno rispetto della tutela di tale specie, anche mediante rimozione nei casi in cui sussistano rischi per la pubblica incolumità.
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