Pagina dopo pagina, alla ricerca del colpevole

Un romanzo giallo per ragazzi adatto per le vacanze estive

Estate, tempo di letture sotto l’ombrellone e i gialli di solito vanno per la maggiore. Anche ai bambini piacciono le storie di mistero, brivido e suspense. Ecco una proposta per loro: Il mistero di Poggio Ortica (Il Castoro – età +9) di Francesco Ramilli.

Poggio Ortica è un tranquillo villaggio in cui vivono, con molti altri animali, Vernon, il Volpone che scrive poesie e Adele, l’Anatra che si occupa dei suoi anatroccoli. Tutto procede con il solito ritmo lento e pacifico, grazie anche al Comitato, che si preoccupa affinché tutto vada bene, e al muro, che isola il paesino dal Bosco Buio pieno di creature che “mordono e graffiano”. Un giorno, però, durante i preparativi per l’attesissima Festa dell’ortica, la tranquillità è sconvolta dall’uccisione di Roger il Rospo.

Chi l’avrà ammazzato, abbandonandolo ricoperto di morsi e di graffi? Vernon e Adele, vestiti volontariamente i panni degli investigatori, si impegnano per risolvere il caso. Ma non è semplice. Vengono, infatti, trovati anche i cadaveri di Peter il Picchio e di Theodore il Tordo. Ci vuole impegno, attenzione e molto, molto coraggio per affrontare questo nemico molto più pericoloso di quanto pensassero.

In questo divertente e intrigante romanzo, Francesco Ramilli crea un piccolo mondo di animali antropomorfi e lo rappresenta come una sorta di specchio del mondo umano.

Il mistero di Poggio Ortica è una lettura per ragazzi dai 9 anni in su

Linguaggio, emozioni e atteggiamenti di queste bestiole sono molto simili a quelli delle persone. Un po’ come nella “Fattoria degli animali” di Orwell, ma in modo, ovviamente, molto semplificato, il concetto attorno cui ruota il mistero è un controllo esterno su questo piccolo mondo tranquillo, il cui equilibrio viene rovinato dall’uso manipolatorio delle parole per dividere gli abitanti e metterli gli uni contro gli altri.

Una storia semplice, ma molto coinvolgente per il mistero che offre un interessante per i cenni contro gli stereotipi, che vogliono come colpevoli sempre i personaggi che vivono ai margini della società.

Il ritmo narrativo è ben sostenuto, non cade nel banale e tiene impegnati i piccoli lettori che, capitolo dopo capitolo, cercano di scoprire a loro volta chi è il colpevole. Una prosa veloce e scattante che ben si confà al clima vacanziero di questi giorni, ma che non per questo scivola via frettolosamente lasciando la trama al caso. Oltre ogni apparenza la vicenda, infatti, volge verso un finale inaspettato, all’altezza dei buoni romanzi gialli.

Un libro ben costruito e molto simpatico anche per le divertenti illustrazioni di Rachele Aragno che alleggeriscono le pagine e completano la storia.

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