L’ippocastano di Cecco Beppe nella piazza di Cloz

Il grande ippocastano sorge al centro della piazza di santo Stefano a Cloz. Secondo la tradizione popolare sarebbe stato piantato nel 1905, al passaggio dell’imperatore Cecco Beppe
Al centro della piazza di santo Stefano a Cloz, un ippocastano imponente è sopravvissuto a due guerre e ha visto passare molte generazioni sotto la sua enorme, protettiva chioma. Paradiso degli uccelli, che lì trovano riparo e nidificano, inondando la piazza con il loro cinguettio allegro e gran divertimento per bambini e ragazzi durante la maturazione delle castagne, che vengono abbattute con lunghe pertiche. Un tempo i ragazzi vi si arrampicavano per la ricerca dei nidi e per mettere in gabbia qualche uccellino. Non ha mai subito potature, tranne il taglio di qualche ramo da parte degli operai dell’Enel per far passare le condutture volanti dell’energia elettrica. Qualcuno sostiene che questa sua longevità dipenda proprio da questo. La sua data di messa a dimora è incerta. La tradizione popolare lo vuole piantato nel 1905, al passaggio dell’imperatore Francesco Giuseppe, quando dal quartier generale di Romeno partì per visitare le fortificazioni al Passo Tonale. Altri sostengono che sia stato piantato nel 1908, per ricordare il sessantesimo anno di reggenza dell’imperatore asburgico. D’estate, il muretto che lo circonda è affollato di persone che si riparano all’ombra delle sue chiome. Nel cuore dell’inverno l’ippocastano, seppur spoglio, fa da scenario alla festa dei “brumoi” (germogli di rapa), nella ricorrenza di Santo Stefano.

La piazza del “castagnar” è stata scenario di diverse importanti manifestazioni della comunità: la prima festa del gruppo Alpini, fondato nel 1987; qualche mese dopo, il “pentathlon del boscaiolo” e nel 2005 una rievocazione storica del passaggio dell’Imperatore in carrozza, con il suo seguito. Negli anni Sessanta sostava sotto l’ippocastano una trebbiatrice dove i contadini portavano i covoni e tornavano a casa con i cereali e le balle di paglia: altro spasso per bambini e ragazzi.

Lungo la strada statale che attraversa Cloz sono stati piantati, contemporaneamente, altri due ippocastani, uno dei quali si è seccato ed è stato trasformato in una scultura raffigurante uno gnomo che emerge dalle radici, realizzata da Egidio Petri, artista di Segonzano. L’altro è situato fra la chiesa di Santa Maria e il ristorante “Al Molin”.

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