La quotidianità esistente nella condivisione che caratterizza la relazione sponsale e quella nel confronto con il pensiero
La quotidianità esistente nella condivisione che caratterizza la relazione sponsale e quella nel confronto con il pensiero. È l'elemento che accomuna “Sposi e Bibbia. I fili di un grande racconto” (Il Margine, 2015) di monsignor Lorenzo Zani, docente allo Stat di Trento e “Aletheis dialogoi. Un'introduzione inattuale alla filosofia della conoscenza” (Cantagalli edizioni, 2015) di Paolo Fedrigotti, docente di filosofia al Collegio Arcivescovile di Trento, allo Stat e alla Facoltà teologica di Bologna, presentati nell'aula magna del seminario mercoledì 9 marzo.
La chiave di lettura dei due libri è ravvisabile nel tema del dialogo, quello tra due sposi che nell'itinerario seguito da don Zani commentando pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento acquista i toni della provocazione, spingendo a riflettere sul legame sponsale tra Dio e la Chiesa, e quello che si fa domanda e ricerca di verità nei sette dialoghi offerti da Fedrigotti come ha anticipato nel saluto introduttivo il direttore dello Stat, don Giulio Viviani.
“Volevamo trovare i cardini su cui poggia la spiritualità della coppia, legandoli alla dimensione della vocazione coniugale e abbiamo individuato tre pilastri: la grazia che deriva dal sacramento del matrimonio, la relazione tra i due sposi e la Parola di Dio”, ha detto Monica Incati Rosatti, del Centro di pastorale familiare dell'Arcidiocesi di Trento presentando il testo, nato da una serie di incontri tenuti da Zani al Centro per approfondire gli elementi costitutivi della spiritualità delle coppie.
E cos'è il matrimonio nel sogno del Signore? Dalla creazione dell'uomo e della donna a immagine di Dio al loro unirsi in una carne sola; dalla messa alla prova della libertà alla celebrazione dell'amore sponsale nel Cantico dei Cantici; dalle nozze di Cana al matrimonio come segno del grande mistero dell'amore di coppia, il biblista ha risposto alla domanda nei sette capitoli in cui è strutturato il volume, osservando che “la coppia è trasparenza sulla terra della vita divina” e le disarmonie e il peccato dipendenti dalla libertà umana non fanno venire meno la forza del progetto divino sull'uomo. Egli, infatti, è accompagnato da sempre nel suo cammino dalla fedeltà di Dio che, dopo aver cacciato Adamo ed Eva dall'Eden, li rivestì con tuniche di pelli, simboli della misericordia del Padre e di speranza.
“Il pensare bene trasforma la vita”, ha commentato Michele Dossi, insegnante di filosofia al Liceo Da Vinci di Trento e allo Stat, presentando “Aletheis dialogoi”, ossia “dialoghi veri”, nel senso di “autentici” perché svolgendosi per strada, al tavolo di un bar, in edicola, su un treno, al parco, in un museo di arte contemporanea, in biblioteca si inseriscono nella quotidianità e “dialoghi sulla verità”, poiché, prendendo spunto da situazioni apparentemente lontane dal terreno filosofico, Paolo Fedrigotti ha invece costruito sette colloqui – che potrebbero essere sette copioni da rappresentare a teatro – sulla natura della conoscenza e della verità, il tema filosofico per eccellenza. La filosofia viene messa in scena con ironia e la vis polemica dell'autore nel confronto con la tradizione filosofica è motivata da un evidente intento pedagogico. Fedrigotti, infatti, indaga alla radice i presupposti logici delle diverse posizioni e ne valuta la tenuta – un esercizio dialettico orientato alla verità -, verificando le conclusioni a cui si arriva adottando un certo modo di pensare, e, come ha sottolineato Dossi, il suo libricino costituisce un esempio concreto dell' “autentica arte di pensare”.
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