“Portate la carezza di Dio”

Il Papa all'udienza giubilare e all'incontro con i donatori di sangue

“Portare quella carezza di Dio perché così Dio ha accarezzato noi con la sua misericordia. Portare agli altri, a quelli che hanno bisogno, a quelli che hanno una sofferenza nel cuore, sono tristi, avvicinarsi con quella carezza di Dio che è la stessa che lui ha avuto con noi”. È l’invito lanciato sabato 20 da Papa Francesco nella catechesi sulla misericordia, che egli ha deciso di tenere un sabato al mese durante tutto il periodo giubilare. “La mia vita, il mio atteggiamento e il modo di andare per la vita – ha detto il Papa – devono essere un segno concreto che Dio è vicino a noi. Piccoli gesti di amore, di tenerezza, di cura. Devono far pensare che Dio è vicino a noi. E così si apre la porta della misericordia”. Da qui il messaggio di Francesco: “Che questo Giubileo possa aiutare la nostra mentre e il nostro cuore a toccare con mano l’impegno di Dio per ciascuno di noi, e grazie a questo trasformare la nostra vita in un impegno di misericordia per tutti”.

Tutti noi siamo peccatori, tutti”. Ma bisogna “avere fiducia”. Dio “si avvicina proprio per darci conforto e la misericordia perdona. È questo l’impegno di Dio e per questo ha mandato Gesù per avvicinarsi a noi, tutti noi”. È un messaggio di speranza e di misericordia per tutti quello lanciato dal Papa “Vorrei accennare – ha detto il Papa – a come Gesù accoglieva con bontà i peccatori. Ma se noi pensiamo al modo umano, il peccatore sarebbe un nemico di Gesù, un nemico di Dio”. Ma “Lui si avvicinava con bontà, li amava e li ricambiava di cuore”.“A partire dall’amore misericordioso con il quale Gesù ha espresso l’impegno di Dio – ha quindi proseguito Francesco -, anche noi possiamo e dobbiamo corrispondere al suo amore con il nostro impegno. E questo soprattutto nelle situazioni di maggiore bisogno, dove c’è più sete di speranza. Penso per esempio al nostro impegno con le persone abbandonate, con quanti portano handicap molto pesanti, con i malati più gravi, con i moribondi, con quanti non sono in grado di esprimere riconoscenza… In tutte queste realtà noi portiamo la misericordia di Dio attraverso un impegno di vita, che è testimonianza della nostra fede in Cristo”. Fra i cinquantamila presenti anche 25 mila donatori di sangue in rappresentanza delle varie associazioni: “Oggi ringraziamo il Papa per aver dato visibilità alla donazione che per noi rappresenta un'importante espressione di misericordia”, hanno detto.

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