Scende a 13 il numero delle persone oggetto delle ricerche dopo la frana che si è staccata ieri (domenica 3 luglio) dal ghiacciaio della Marmolada.
La Provincia di Trento comunica in una nota che un escursionista austriaco che figurava nella lista dei dispersi è stato contattato dalle autorità consolari austriache ed ha dato notizie poco fa.
È di 7 vittime, di cui 3 sono state identificate, il bilancio provvisorio della tragedia. Otto i feriti trasferiti negli ospedali di Trento, Bolzano, Belluno, Feltre e Treviso, di cui 2 in gravi condizioni.
Dei 13 dispersi, 10 sono di nazionalità italiana e 3 di nazionalità ceca. Le autorità stanno ancora accertando la proprietà di 4 delle 16 auto parcheggiate nei pressi dei sentieri che portano al ghiacciaio: tutte hanno targhe straniere (1 tedesca, 2 ceche e 1 ungherese).
Le informazioni sono state fornite nel corso di una conferenza stampa presso il centro logistico della Protezione civile a Canazei, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, dei presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e del capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Viene confermata la chiusura dell’area con ordinanza del sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, mentre sono in corso le indagini tecniche dei glaciologi della Provincia autonoma di Trento.
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