Un’oasi di biodiversità che deve essere preservata. Il Servizio sviluppo sostenibile e aree protette della Provincia sta lavorando in collaborazione con il Comune di Riva del Garda e l’Apt Garda Dolomiti per stilare un piano di rivalorizzazione della Riserva provinciale naturale del monte Brione.
Lì si trovano molte varietà di tipi di ambienti, tra cui l’alternanza leccio-olivo risulta la più rappresentativa. Più di 700 le specie di piante – tra cui più di 20 varietà di orchidee, alcune molto rare – mentre dal punto di vista faunistico la Riserva è caratterizzata soprattutto dall’avifauna.
La peculiarità di quest’area è purtroppo anche la sua fragilità: di qui l’istituzione, nel 1992, della Riserva provinciale che ha l’obiettivo di conservare e proteggere le specie floristiche e faunistiche.
Qui ci sono anche opere storiche legate agli eventi delle due Guerre Mondiali: negli ultimi anni si è sviluppato così un grande interesse cicloescursionistico che ha causato qualche criticità. Oltre al percorso per mtb autorizzato, studiato per non arrecare danno all’area protetta e all’olivaia, negli anni ne sono sorti altri abusivi anche nella zona dell’area protetta.
Da qui la necessità di un progetto di ripristino e valorizzazione che punti a trovare un equilibrio fra le esigenze di conservazione e quelle di fruizione. Il Servizio sviluppo sostenibile e aree protette in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Apt ha perciò dato l’avvio a un piano di ripristino e valorizzazione del monte Brione e della Riserva naturale provinciale.
Il primo passo è sondare le preferenze di tutti gli utilizzatori, con particolare attenzione ai locali. Un primo rilevamento, rivolto ai biker, è stato effettuato alla fine di aprile durante il Bike Festival, occasione nella quale l’Apt aveva presentato la nuova segnaletica per mtb, di recente introduzione, con l’intento di meglio indirizzare i ciclisti sul tragitto autorizzato.
Il secondo passo consiste ora nel sondare più nel dettaglio le opinioni dei locali e, dunque, dei fruitori abituali. Il sondaggio (qui il link) indaga la frequenza delle visite, la consapevolezza dell’esistenza dell’area protetta, la soddisfazione rispetto ai servizi presenti, l’adeguatezza della segnaletica, con la possibilità di indicare servizi aggiuntivi o altri tipi di interventi.
Il questionario è online, gratuito e anonimo, in modo che ognuno si senta libero di poter rispondere con estrema sincerità. Non c’è quindi necessità di loggarsi per rispondere e le uniche domande personali (età, ambito di lavoro, ambito di studi, ecc.) sono volte a tracciare un profilo dell’utente medio.
Il questionario richiede per la compilazione circa dieci minuti e rimarrà accessibile fino alla fine di luglio. Sulla base di quelle che risulteranno essere le preferenze dei cittadini, si valuteranno le misure da adottare: introduzione di nuovi servizi, miglioramento del materiale informativo, ecc.
L’appello è a un’ampia partecipazione al sondaggio da parte dei locali, che consentirà di ottenere un quadro quanto più possibile chiaro del comune sentire, il quale costituisce la base della realizzazione di una rete di sinergie fondamentali alla tutela del monte Brione e contestualmente a una sua fruizione durevole.
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