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“L’uomo si sentirà se stesso solo se si sentirà parte pensante della comunità in cui vive”.
Così il vicario mons. Lauro Tisi durante la celebrazione della Santa Messa ieri nella chiesa di San Marco a Rovereto in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che, in occasione dell’Anno Santo della misericordia, è diventata “Giubileo dei migranti”.
Un’ intenso pomeriggio di incontro e di festa all’insegna della convivenza e dell’integrazione tra i popoli, a cui hanno partecipato centinaia di persone di diverse etnie.
Associazioni di volontariato, il sindaco Valduga, don Beppino Caldera direttore del Centro missionario e della Fondazione Migrantes hanno sfilato da piazza Loreto con le delegazioni di stranieri e migranti per le vie del centro storico roveretano.
Al 31 dicembre 2015 risultano presenti 949 migranti in Provincia di Trento, a cui spetta secondo l’accordo Stato Regioni lo 0,9 per cento dei profughi a livello nazionale.Finora nell’ambito del progetto di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale avviato dall’ Arcidiocesi di Trento in sinergia con la Provincia sono cinquantina di profughi sono accolti in canoniche ristrutturate destinati a salire fino a 120 a completamento del progetto. Inoltre, si vanno definendo i dettagli del corridoio umanitario che consentirà di accogliere in Trentino, all’interno di strutture diocesane, una trentina di profughi siriani fuggiti quattro anni fa in Libano dalla città di Homs. Tra loro anche diciotto minori.
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