Una vita dedicata alle api. Mario Pasquali spegne cento candeline e, sul nuovo numero di Vita Trentina, racconta in una lunga intervista la sua lunga vita di impegno e lavoro e la grande passione per l’apicoltura.

Classe 1922, Pasquali fondò l’Associazione culturale apistica provinciale, di cui fu primo presidente. “Fu una grande fatica promuovere l’apicoltura, gli apicoltori erano divisi“, ci spiega, raccomandando agli apicoltori di oggi “studio e competenza, perché per sviluppare una sana e rispettosa apicoltura, capace di valorizzare tutti i prodotti dell’alveare serve cultura. Anche avere democrazia nel movimento apistico è importante”.

Pasquali ha svolto un’incessante attività di informazione partecipando a convegni e congressi apistici, anche internazionali, organizzando corsi di apicoltura e di analisi sensoriale dei mieli.  “Le api maltrattano solo chi le tratta male”, afferma con sicurezza l’apicoltore centenario che ha dedicato la vita alla divulgazione della cultura apistica: “Sono la prova provata che l’apicoltore che si nutre di miele, polline e pappa reale si mantiene in salute, perché tutti i prodotti dell’alveare sono antivirali“.

L’INTERVISTA COMPLETA SUL NUOVO NUMERO DI VITA TRENTINA