La solennità di Cristo Re, la giornata del Seminario, l'incontro diocesano degli animatori di oratorio, i cori in festa per la patrona Santa Cecilia: molti motivi si sono intrecciati nell'Eucaristia di domenica scorsa in Cattedrale durante la quale l'Arcivescovo Bressan ha imposto le mani sul capo dei due nuovi diaconi: Massimiliano Detassis, 30 anni di Trento, parrocchia di San Vigilio, e Daniel Romagnuolo, 27 anni di Levico Terme. Nell’omelia si è rivolto loro – presenti con le famiglia e le comunità di Fiemme, Povo e Rovereto in cui hanno prestato servizio – sottolineando l’importanza dell’ascolto e della preghiera: “Nel recente convegno nazionale di Firenze – notava Bressan – ha stupito che fosse giunta anzitutto dai giovani la proposta di dedicare nella vita quotidiana della Chiesa più tempo alla preghiera. Nutrirci e nutrire di spiritualità, infatti, è dovere di riconoscenza a Dio e fonte di dinamicità nell’apostolato e nelle opere di bene”.
L'Arcivescovo ha illustrato poi la dimensione fondamentale del diaconato, il servizio ai fratelli, soffermandosi anche sulla scelta del celibato, «che non può essere disgiunto – spiega l'Arcivescovo – da una certa povertà e da un’obbedienza per il bene di tutti». Una scelta che «è espressione – aggiunge – di un grande amore e ringrazio voi, Massimiliano e Daniel, di esservi uniti a quanti già vivono, donne e uomini, un tale impegno».
Quindi, guardando all'Anno Santo, anno della misericordia, monsignor Bressan ha detto: «E’ grande, secondo il metro di valutazione della fede, non chi emerge, ma chi sa meglio e più gratuitamente servire, in campo materiale (dove è più facile ottenere un riconoscimento), ma anche nella carità pastorale e intellettuale. Tra le opere di misericordia vi è anche l’impegno per istruire gli ignoranti, consolare gli afflitti: il dono più grande che possiamo portare loro è certamente Cristo Gesù».
Attraveso il rettore don Tiziano Telch, che aveva presentato gli ordinandi, Bressan ha ringraziato il Seminario, “focolaio di vita cristiana, di condivisione nell’amicizia e nella formazione, di discernimento e di esperienza apostolica. E ora – ha concluso – facciamo un appello ad altri giovani sparsi nel Trentino perché seguano il vostro esempio”.
Martedì 17 novembre Massimiliano e Daniel sono stati ospiti in diretta da radio Trentino inBlu, dove hanno risposto alle domande predisposte per loro dagli allievi del corso di comunicazione sociale dello STAT.
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