Festa della Repubblica, il 2 giugno a Trento in piazza Duomo la cerimonia ufficiale

La cerimonia ufficiale per la ricorrenza del 76° anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana si svolgerà giovedì 2 giugno alle 11.15, in Piazza Duomo, preceduta (alle 11) dall’esibizione del Corpo Musicale “Città di Trento”.

Dopo l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno Nazionale, sarà letto il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cui seguiranno i discorsi delle autorità.
Saranno poi consegnate le Medaglie d’Onore alla memoria di cinque ex Internati Militari Italiani che hanno vissuto l’esperienza della deportazione e dell’internamento nei lager nazisti, destinati al lavoro forzato.

Nel pomeriggio, alle 18, presso la Loggia del Romanino del Castello del Buonconsiglio, il Commissario del Governo, Gianfranco Bernabei, consegnerà – alla presenza delle massime autorità regionali e provinciali, civili e militari e dei sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti – le onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” concesse dal Presidente della Repubblica a 26 cittadini della Provincia. Verranno consegnati inoltre tre Attestati di Pubblica Benemerenza.

Alla ricorrenza così carica di significato non mancherà l’Anpi del Trentino. “Il 2 giugno l’Anpi – osserva il presidente, Mario Cossali – è sempre impegnata non solo a celebrare una data storica, ma a rilanciare un messaggio forte e chiaro: per risolvere i problemi della nostra società resta fondamentale e imprescindibile attuare pienamente la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. L’Italia ha un’arma formidabile per ogni suo possibile risorgimento: attuare pienamente i principi e le disposizioni della Carta costituzionale conquistata con il sacrificio delle partigiane e dei partigiani e di tutti coloro che liberarono il paese. A cominciare dall’articolo 3 della Costituzione che recita: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’”.

Il 2 giugno – conclude Cossali – ridà senso proprio per questo anche alla bandiera e dunque alla parola patriota; a ciò che spesso è strumentalizzato o svillaneggiato; ad una dignità nazionale aperta come la carta costituzionale sul mondo, sulle sue ferite come sulle sue speranze e in questi tempi bui ne abbiamo veramente bisogno”.

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