“Due Casate, pari entrambe in dignità, nella bella Verona dove la nostra scena s’apre. D’antichi rancori giungono a nuova rivalità, che di sangue fraterno mani fraterne copre. e dai lombi fatali di questi due nemici, due amanti sfortunati vengon fuori. Le cui disaventure e casi infelici, morti loro l’odio spelliran dei genitori. Se con pazienza vorrete ascoltare a ciò che manca con zelo cercherem a rimediare!” Con queste parole il Coro apre una delle opere più famose di William Shakespeare: Romeo e Giulietta. Si vuole aprire così l’ultima tappa della 105° edizione del Giro d’Italia. La pazienza dei corridori è stata messa a dura prova da tre settimane molto intense e finalmente si è giunti alla cronometro finale!

17,4 km per correre contro il tempo. 17,4 km per riuscire a strappare la vittoria nella tappa finale della corsa rosa. L’ultima frazione quindi presenta un percorso cittadino.  I primi km ricalcano il circuito dei mondiali, successivamente una salita al 5%, infine 4 km di discesa fino agli ultimi 3 km che saranno sviluppati nelle strade di Verona. Con il tempo di 22:24:54 il vincitore di tappa è Matteo Sobrero, campione nazionale a cronometro.

Per quanto riguarda la lotta alla maglia rosa, invece, Jai Hindley lascia sulla strada una ventina di secondi. Quindi con un distacco di 1’18” da Richard Carapaz, è l’australiano a vincere il 105° Giro d’Italia! I verdetti di quest’edizione perciò sono chiari ed inequivocabili. Maglia rosa a Jai Hindley, Maglia azzurra a Koen Bouwman. Maglia ciclamino a Aranud Demare. Maglia bianca a Juan Pedro Lopez. Ci rileggeremo domani per tirare le somme di questa 105° edizione del Giro d’Italia!

Verona, sede della tappa odierna, è ricchissima di prodotti tipici. L’imbarazzo della scelta è ampio, dai risotti all’Amarone o al Tastasal, passando per la polenta con la pearà.