“È la montagna che mi ha insegnato a superare le prove più difficili. La montagna ti insegna a fare le cose una alla volta, un passo alla volta, con il tuo ritmo e le tue forze, appoggiando saldamente un piede dopo l’altro, per non scivolare e avanzare diritto. Ti insegna a non farti prendere dal panico o dallo sconforto, anche quando non ce la fai più e ti sembra che l’obiettivo finale sia troppo lontano”. Carlo Budel è il gestore della Capanna Punta Penia, o meglio è il custode della Marmolada. Con queste parole ci rivela il segreto più profondo per affrontare la vita. E con passo fermo e con un ritmo costante i corridori del Giro d’Italia devono affrontare le rampe della Marmolada.

Prima di arrivare sul traguardo, a quota 2057 metri sul passo Fedaia, i corridori dovranno affrontare due salite da brividi. La prima ascesa è quella di Passo San Pellegrino, successivamente Passo Pordoi (cima Coppi di questo Giro 105). Il gruppo da spazio ad una fuga di 14 uomini, tra questi sempre l’indomito Mathieu van der Poel. Sul passo Pordoi la fuga si spezza e Alessandro Covi abbandona i compagni di ventura e scollina in solitaria. L’avanzata dell’italiano della UAE Emirates risulta essere una cronoscalata contro il suo diretto inseguitore Domen Novak, e nonostante perda secondi su secondi, riesce comunque a sorridere e trionfare sul traguardo della Marmolada.

Nel gruppo dei migliori, è a 2,5 chilometri dal traguardo che si accendono le polveri per la lotta alla maglia rosa. Hindley, questa volta non ha nessun problema di ventina, è concentrato e molto pimpante. Infatti attacca immediatamente e Carapaz si aggrappa alla ruota dell’australiano. La svolta arriva quando il corridore della Bora nella sua azione trova il compagno tedesco Lennard Kämna. Carapaz cede terreno all’accelerata di Kämna, Hindley affonda il colpo di grazia, mentre l’ecuadoregno naufraga, metro dopo metro e addirittura Landa riesce ad attaccare la maglia rosa. La classifica generale, quindi vede un nuovo padrone: Jai Hindley si presenterà domani a Verona con un vantaggio di 1’25” su Carapaz e 1’51” da Landa e dovrà difendere la maglia rosa in una lotta contro il tempo.

Le ricette legate alla Marmolada, dove i corridori si sono sfidati all’ultimo pedale, sono semplici e soprattutto legate alla tradizione. Zuppe a volontà, per non parlare dei formaggi di malga, però la selvaggina non manca sempre accompagnata dalla polenta. I piatti più famosi tuttavia sono i “cansonziei”, ravioloni con ripieno di zucca a forma di mezzaluna, e i “tortiei da pom”, delle dolci frittelle di mela.