“E mentre con lo sguardo accarezzo queste meraviglie penso che è anche questa, la felicità: un lago adagiato in fondo ad una minuscola valle fuori dal tempo, due piccole spiagge poco affollate, il chiacchiericcio di un gruppo di vecchietti al bar…”. In questo modo Riccardo Bertoldi, autore di Nosellari, cesella poeticamente il lago di Lavarone. Un lago che si confonde tra il verde degli alberi e l’azzurro del cielo. Un lago così bello, che era amato perfino da Sigmund Freud, al quale piaceva passeggiare tra le sue sponde. Un lago che oggi vede l’arrivo della diciassettesima tappa del Giro d’Italia.

168 km per attraversare il Trentino Alto-Adige. Da Ponte di Legno a Lavarone. I corridori oggi partono all’insù con la salita di Passo del Tonale. Qui scappa via una fuga numerosa, mentre il gruppo lascia fare. Successivamente ci sarà una lunga discesa fino alla valle dell’Adige, dove a San Michele all’Adige si ricomincia a salire per arrivare a Ville di Giovo. In questa salita Bouwman vince il primo GPM di giornata. Da qui in avanti è tutto un saliscendi fino a Pergine dove gli attaccanti di giornata affrontano passo del Vetriolo. Nella discesa, però, si avvantaggiano Van der Poel e Leemreize che fanno un piccolo vuoto dai compagni in fuga. Una volta arrivati a Levico, l’ultima fatica ad attenderli è la strada del Menador, o meglio la Kaiserjägerstrasse. L’erta salita è stata aperta tra il 1911 e il 1915 dai Cacciatori imperiali per rifornire i forti austroungarici più agevolmente. Proprio su questa dura ascesa i due attaccanti di giornata vengono raggiunti e superati da un super Buitrago. Il corridore della Bahrain Victorious arriva in solitaria a Lavarone festeggiando a braccia alzate!

Tra i big di giornata non succede quasi nulla, se non il ritiro di Simon Yates. Carapaz è ancora in rosa. Almeida cede un minuto in classifica generale, ma è tutt’ora il miglior giovane e si tiene stretta la maglia bianca. Bouwman ha praticamente ipotecato la maglia azzurra.

I corridori arrivano oggi nell’altopiano di Lavarone. Qui la specialità in cucina è il Vezzena, un tipico e particolare formaggio locale. È un formaggio particolare perché prodotto dal latte di tre razze di mucche differenti.