Di bullismo, purtroppo, si sente parlare spesso. I meccanismi psicologici che ne sono alla base sono complessi e non è facile capire fino in fondo ciò che questi atteggiamenti violenti nascondono.

Vittime e bulli sono ragazzi fragili che vivono con fatica le loro emozioni, che esprimono rabbia e paura, che costruiscono bugie e percepiscono la realtà in modo diverso da quello che effettivamente è.

Il bullismo è al centro di molte storie che portano i lettori a riflettere e li aiutano a sviluppare empatia e rispetto verso sé stessi e gli altri. Una di queste è Sono Vincent e non ho paura (Camelozampa – età +10), un romanzo per ragazzi sincero e coinvolgente. E’ la storia di Vincent, 11 anni, un ragazzino timido e solitario che dialoga nella sua mente con i suoi amici immaginari: uno scoiattolo, un coleottero, un verme e un cavallino.

Vincent ha un grosso problema: un branco di bulli lo ha preso di mira e lo aspetta ogni giorno per sottoporlo a diverse angherie. Lui sopporta e tace. Ne accenna solo alla babysitter, vietandole, però, di dirlo ai genitori. Vincent, infatti, ha un piano. Vuole approfittare del camposcuola per fuggire lontano. Intanto arriva in classe una nuova compagna di scuola simpatica e anticonformista che diventa sua amica e lo aiuta a ritrovare un po’ di autostima, tanto che insieme…

Una storia che descrive perfettamente e con toni leggeri i meccanismi del bullismo e le conseguenze psicologiche che ha sulle vittime. Non è facile, infatti, convivere a nove-dieci anni con la convinzione di essere inferiori, con la paura di essere assaliti, con il pensiero di meritarsi tutte le cattiverie che si è costretti a sopportare e la difficoltà di parlarne con qualcuno per chiedere aiuto.

Un libro con tante problematiche e con altrettante soluzioni e risposte ingegnose. Vincent, infatti, nonostante la sua situazione, non si perde d’animo davanti alle difficoltà. Con il suo “kit di emergenza” è pronto a fronteggiare ogni imprevisto.

Interessante il gioco grafico di questo libro che alterna pagine a sfondo nero, ad altre a sfondo bianco, ad altre ancora a sfondo verde. Anche il testo ad alta leggibilità varia tra il bianco, il nero e il verde per distinguere chiaramente la storia del ragazzino, dal piccolo “manuale di sopravvivenza” che, raccontando, si crea e si offre a tutte e tutti.

Sono consigli utili perché chiunque può ritrovarsi davanti un imprevisto e allora è importante sapere cosa fare, sfruttando, magari, a proprio vantaggio anche quelli che per gli altri sono delle debolezze.

Un libro sul bullismo (e non solo) scorrevole e ben scritto, coinvolgente e intelligente, per nulla scontato, né melodrammatico.