“Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più” così cantava Johnny Dorelli quasi mezzo secolo fa, strofe di benvenuto di un canto diventato nel tempo simbolo di amicizia, accoglienza, compagnia. La Pro Loco Nosellari Oltresommo ha pensato di proporre agli abitanti delle sue frazioni di “spostare un po’ la seggiola” per far spazio ad un nuovo, antico amico. Di chi si tratta? Del Porro di Nosellari, un’arcaica varietà di porro che decenni orsono veniva seminata e coltivata sul territorio. Un prodotto autoctono, che dalla terra dove viene coltivato ne trae delle caratteristiche organolettiche particolari come ad esempio la modesta crescita della chioma floreale e la forma a cipollotto del bulbo sotterraneo. Da qualche anno il mitico porro è tornato ad essere simbolo “vivo e vegeto” della storia contadina locale grazie all’attività di volontari che hanno recuperato e messo a dimora le antiche sementi.
Dalla volontà di diffonderne sempre più la coltivazione tra gli abitanti dell’Oltresommo nasce “Un porro in famiglia”. In cosa consiste? Come spiega Stefano Marzari Bac, referente del progetto, “quest’anno è volontà della Pro Loco offrire gratuitamente un certo numero di piantine a tutte le famiglie o singoli che ne faranno richiesta, con la facoltà di coltivarlo nei propri orti familiari e consumarlo come proprio ortaggio personale. Nell’area di piantumazione e coltivazione delle piantine sarà esposto un piccolo cartello informativo che evidenzierà come l’ortaggio sia un prodotto autoctono di Nosellari e come tale denominato il “Porro di Nosellari”. Unico impegno richiesto è quello di mantenere in fiore una pianta, che sarà raccolta ad autunno inoltrato, diventando così la pianta madre che fornirà la semente per l’anno venturo; in questa maniera verrà garantita la conservazione del seme per le future semine nonché la garanzia di autenticità del prodotto”.
“Questo non è un porro qualunque”, afferma la presidente della Pro Loco Graziella Bernardini. “Nel corso di questi anni ha avuto diverse menzioni in ambito regionale e nazionale: è stato inserito da Slow Food nell’ambito dell’Arca del Gusto (Ente Nazionale preposto alla tutela e salvaguardia di prodotti a rischio di estinzione). Al di là di queste “onorificenze” il “Porro di Nosellari” assume una valenza strategica comunicativa per l’intero territorio dell’Alpe Cimbra e si propone nel suo piccolo, quale strumento per una maggiore sostenibilità biologica e ambientale volta a salvaguardare antiche colture autoctone altrimenti destinate a scomparire”.
L’invito è di tenere “La porta sempre aperta, la luce sempre accesa” per accogliere “Un porro in famiglia”, prendersene cura, giorno dopo giorno, coltivando con passione, entusiasmo, costanza. Coltivare insieme questo remoto ortaggio e fare così della comunità la vera terra buona che dà frutto.
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