Il murale dedicato a Santa Bakhita, schiava eretta a simbolo di tutte le vittime di tratta, ora accoglie con uno sguardo dolce e determinato le persone che entrano nel cortile del Centro Moda Canossa.
L’opera si trova quindi nel cuore della città, a due passi da Piazza Venezia, ed è stato inaugurata questa mattina, 9 maggio, in occasione dell’evento finale del progetto “Abbiamo la Stoffa Giusta! Creatività, sostenibilità e inclusione attraverso la moda”, promosso da Centro Moda Canossa e Centro Astalli.
“Oggi qui abbiamo la prova che il mondo va bene“, ha sottolineato l’arcivescovo Lauro Tisi, presente all’incontro. Secondo Tisi, infatti, la frase dominante nel mondo d’oggi è “potrebbe andare meglio”.
“A me piace rifarmi all’Apocalisse – ha detto – che dice che c’è una moltitudine immensa di gente che vive bene, vive per gli altri; quindi è una fake-news che il mondo va male; è la narrazione mediatica e dei social che porta a questa considerazione. Il mondo invece va bene perché ci sono miliardi di uomini che fanno il loro dovere, vivono per gli altri, vivono l’accoglienza e la gratuità”.
Il progetto “Abbiamo la stoffa giusta!” ha coinvolto studenti e studentesse del Centro Moda Canossa, ed è stato sostenuto dalle Canossiane e finanziato dalla Fondazione Caritro. Hanno partecipato anche i bambini della scuola dell’infanzia Virginia de Panizza.
Approfondire la migrazione forzata femminile attraverso la creatività e l’incontro con la bellezza di culture diverse: questo l’obiettivo del progetto, che ha coinvolto studentesse di diverse nazionalità e alcune rifugiate nigeriane accolte, con i loro bambini, dalle Canossiane in collaborazione con il Centro Astalli nell’ambito del progetto “Una comunità intera”, che vede tra i partner anche la Diocesi di Trento attraverso Caritas e Fondazione Comunità Solidale.
Hanno illustrato il progetto, introdotti dai canti etnici intonati dai bambini della scuola dell’infanzia, suor Daniela Rizzardi per le Canossiane, Stefano Graiff e Angela Tognolini, rispettivamente presidente e operatrice del Centro Astalli, Ivana Leonardelli per la scuola dell’infanzia Virginia de Panizza, le due artiste coordinatrici del laboratorio che ha prodotto il murale Silvia Gadda e Lorena Martinello, il dirigente del Centro Moda Canossa Michele Filippini e 4 studentesse del primo anno del Centro moda di formazione professionale.
Le classi prime del Centro Moda e i bambini della scuola dell’infanzia hanno cominciato questo viaggio nell’autunno del 2021 dipingendo il murale seguendo un approccio ecologico e rispettoso dell’ambiente che già da anni il corpo docente porta avanti con numerose applicazioni nell’abbigliamento, nell’arredamento e negli allestimenti di scenografie e costumi teatrali.
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