Qualche giorno fa è mancato Gino Burrini: stava per compiere 88 anni questo sportivo che ha scritto la storia di Madonna di Campiglio “a caratteri cubitali sulla neve e nel cuore di tutta la Val Rendena”, come ricorda “Terre Alte”, la rivista della Pro Loco di Madonna di Campiglio.

“Quattro titoli di campione italiano, tre in gigante (1956, 1957 e 1958) e uno in discesa libera nel 1956 – scrive Paolo Luconi Bisti nel volume ‘Sci, storie, cronache, imprese‘ -. Sesto classificato e primo degli azzurri nella libera olimpica di Cortina del 1956 quando arrivò al decimo posto in gigante”.

Burrini spiccò anche ai mondiali di Are del 1954 con il suo dodicesimo posto in libera, diciottesimo nel 1958 a Badgastein. Un “Alberto Tomba” locale che ha detenuto il record di affermazioni consecutive di specialità ai campionati italiani.

Una vita sugli sci, prima a gareggiare e poi a insegnare, con la fibra d’acciaio nelle gambe e la passione nel cuore. Burrini si è diviso tra le piste e il negozio di abbigliamento per bambini della moglie Nicoletta che, dopo una lunga malattia, ha lasciato nel 2007 lui e i figli Massimo e Andrea.

Gino e suo fratello, Bruno, rimarranno sempre due forti e indimenticabili atleti non solo per Madonna di Campiglio ma anche per le partecipazioni alla 3-Tre di Coppa del Mondo.

Gino stesso ha raccontato, in un’intervista sul volume “Ricordi Preziosi” di Mariapia Ciaghi e Amneris Maffei Gueret, l’episodio in cui Zeno Colò gli regalò i suoi sci ad Are, in Svezia, quasi a designare il suo erede ideale.

Elegante nel portamento ed in quel modo tutto suo di intessere relazioni, frequentazioni, amicizie, Gino ha conservato negli anni quel suo stile garbato, colloquiale, curioso, anche se il peso degli anni ultimamente si era fatto sentire.

Alle esequie nella Parrocchia di S. Maria Nuova, tutta la comunità, insieme al Corpo di polizia di Stato, al Gruppo Alpini al quale Gino apparteneva, ha voluto rendere l’ultimo saluto ad un amico, ad un atleta, a un grande sportivo, che ha portato nel mondo il nome e la vocazione sportiva di Madonna di Campiglio.