La riforma conferisce al vescovo diocesano un ruolo centrale. In un’intervista al Sir il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli, presidente della Commissione episcopale per la famiglia, i giovani e la vita della Cei, osserva che “il Papa stimola a guardare la realtà con sguardo pastorale e rinnovata cura delle persone per aiutarle ad uscire dalle situazioni di incertezza”.“Aumenterà certamente il lavoro richiesto al vescovo e ai suoi collaboratori – spiega Fragnelli – ma quello che conta di più è l’aspetto qualitativo, lo stile dell’impegno. Si tratta di ripartire sempre dalle persone dedicando loro più tempo e inscrivendo il lavoro sulle carte in un percorso da compiere con chi è alla ricerca di verità, non solo sui propri sentimenti, ma anche e soprattutto sul proprio cammino di fede. Si torna al vescovo come maestro, ed anche giudice, inteso non in senso ‘punitivo’ bensì come colui che aiuta a fare discernimento. Quello che potrebbe sembrare soltanto un intervento di natura giuridica che agisce sul processo canonico è in realtà un grande intervento di natura pastorale e relazionale. Il Papa ci invita ad andare incontro senza pregiudizi alle persone in difficoltà e a sostenere e accompagnare nella carità e nella verità autentici percorsi di fede”.
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