Padre Alex Zanotelli sarà a Trento questa sera, martedì 19 aprile, per presentare il suo libro “Fermata a Korogocho. Un tam tam per la dignità”.
L’appuntamento nell’oratorio del Duomo di Trento, in via Madruzzo 45, è un momento per festeggiare i 30 anni di attività dell’associazione Tam Tam per Korogocho. Interverranno, oltre a padre Zanotelli, Monica Gaspari, volontaria per 5 anni a Korogocho e coautrice del libro, Tullio Donati, padre comboniano di Trento, Roberta Zalla, presidente di Tam Tam per Korogocho, Tatiana Brusco, della Diocesi di Trento, e Massimiliano Pilati, presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani.
Il libro “Fermata a Korogocho” racconta una storia preziosa di amore per l’Africa, una terra schiacciata tra sconvolgimenti interni e sfruttamenti esterni. Zanotelli, missionario a Korogocho, vi trasmette la passione per i suoi abitanti: uomini, donne e bambini che vivono spogliati di tutto ma con la speranza che verrà il giorno del riscatto possibile. “Un comboniano – scrive Zanotelli nel libro – mi ha detto che forse la gente di Korogocho non ha più bisogno dei comboniani, e io gli ho risposto che sono i comboniani che hanno bisogno di Korogocho. Ritengo grave che proprio ora che Papa Francesco ci esorta ad essere presenti nelle periferie, camminando con i poveri, noi missionari preferiamo rimanere comodi nelle nostre strutture”.
“Questo libro ci sembra un utile strumento per festeggiare il nostro cammino – spiega Roberta Zalla, presidente dell’associazione Tam Tam per Korogocho -, fatto di tanti passi, di tanti anni di impegno, di tante persone che ci hanno accompagnato attraverso una testimonianza concreta. Raccontando la nostra testimonianza, soprattutto ai giovani e partendo da quanto abbiamo visto e vissuto a Korogocho, promuoviamo una attenzione all’altro, allo straniero, a chi è più fragile, al ‘diverso’. Crediamo che sia importante fare memoria, insieme, per attualizzare il senso dell’impegno e valorizzare la testimonianza”.
In “Fermata a Korogocho” Zanotelli trasmette ammirazione per quelle culture che hanno tanto da insegnare “al nostro mondo rattrappito dalla presunzione di aver raggiunto il più alto grado di civiltà quando invece basta l’arrivo, imprevisto, di un virus impercettibile per buttare all’aria l’intero sistema di sofisticazioni tecnologiche e strumentali con cui pensavamo di essere impenetrabili e inattaccabili”.
La serata è organizzata in collaborazione con Coordinamento associazioni Vallagarina per l’Africa (CAVA), Arcidiocesi di Trento – Pastorale delle migrazioni, Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Padri Comboniani Trento.
Lascia una recensione