C’erano anche le ragazze e i ragazzi degli oratori dei Quattro Vicariati della zona di Ala, Avio, Brentonico e Mori, tra gli ottantamila giovani di tutta Italia che oggi, in piazza san Pietro, hanno incontrato Papa Francesco. Un gruppo numeroso, oltre un centinaio di persone, guidato da don Alessio Pellegrin, don Daniele Laghi, don Nicola Belli e dagli animatori delle parrocchie della Bassa Vallagarina. E anche il vescovo Lauro, ha voluto esprimere, attraverso un messaggio, la sua vicinanza e il suo ringraziamento.

“Ci tenevamo tutti a essere presenti e abbiamo lavorato in questi mesi a questo evento: un clima bellissimo e un viaggio in amicizia, fraternità e preghiera, segnato dalla voglia di ripartire e di ricominciare, di abbattere i muri e sconfiggere la pandemia con la gioia gioventù”, spiega il parroco di Brentonico don Daniele Laghi.

A fargli eco le parole del parroco di Ala, don Alessio: “Un’esperienza molto bella e forte, commuovente soprattutto le testimonianze degli adolescenti. Penso che i nostri ragazzi abbiano ricevuto degli stimoli positivi, nel ripartire, nell’essere una presenza viva, come ha detto il Papa, e non arrendersi di fronte alla difficoltà ma avere sempre fiducia. Anche per il parroco di Mori, don Nicola, questa è stata una giornata molto significativa che ha “saputo mettere assieme un gran numero di ragazzi, di animatori, e ci ha fatto fare un’esperienza di Chiesa semplice ma importante, dove c’è un cammino unico che è quello del Vangelo con Gesù, ma poi ognuno può metterci del suo”.

Un’occasione per “legare e conoscerci meglio, che ci ha fatto capire il valore della costanza e dell’attesa”, racconta Gaia, una delle partecipanti, mentre Matteo ricorda l’importanza di ritrovarsi dopo tanti mesi trascorsi “a distanza”. “È stato molto bello viaggiare con il gruppo giovani – ammette  -vedere tante persone come noi che volevano incontrare il Papa”. Condividendo con tantissimi coetanei da tutta Italia, aggiunge Veronica, “questo momento di riflessione soprattutto dopo la pandemia”.

Alessandro è  uno dei capi animatori: “Sicuramente abbiamo vissuto una giornata di ripartenza, di rilancio, dopo due anni di fermo forzato. Questa giornata di oggi avrà ricadute su tutti i territori, in tutte le parrocchie, in tutti gli oratori, perché i giovani hanno imbrigliato questo desiderio di ripartire, questa sete di vita che può trovare sfogo anche all’interno di contesti di animazione e di aggregazione”.