Un ringraziamento e una domanda di perdono hanno aperto la Messa del Crisma di questa mattina, giovedì 14 aprile. L’arcivescovo Lauro Tisi ha celebrato l’omelia nel Duomo di Trento alla presenza di sacerdoti, diaconi e fedeli. E’ ai sacerdoti e ai diaconi, in particolare, che ha chiesto perdono: “Domando perdono al Padre per tutte le volte in cui vi ho ferito, non vi siete sentiti capiti, non ho contribuito all’unità del presbiterio – ha detto -, per tutte le volte che qualcuno di voi se ne è andato da me ferito, deluso, triste. Di questo chiedo perdono profondamente al Padre e chiedo a Lui il dono dello spirito per migliorare, per essere, a partire da oggi, più vicino, più attento e più accoglienza”.
Monsignor Lauro Tisi ha anche portato un ringraziamento al clero trentino e al vescovo emerito Luigi Bressan. “Oggi sento di dover dire grazie al Padre per tutti voi, sacerdoti e diaconi. Uno per uno senta il mio più profondo grazie – le parole di monsignor Tisi -. Grazie per le fatiche che sopportate, grazie per tutte le volte in cui, pur nella difficoltà del tempo presente, continuate a regalare speranza e conforto a tanti uomini e a tante donne provati dalla vita. Grazie anche al vescovo Luigi e al vescovo Francesco che oggi concelebrano con noi. Grazie per la loro testimonianza di serenità e l’instancabile disponibilità del vescovo Luigi a servire la Chiesa in mille modi: non si è mai fermato dal giorno in cui è diventato emerito, è pienamente in azione”.
Infine, un appello che riguarda il ruolo della Chiesa in questo periodo di guerra. “Su tutta la nostra Chiesa invoco il dono dello Spirito perché ci aiuti, in questo tempo drammatico dove vediamo la barbarie della guerra, a essere testimoni comunque della forza di Dio che vince la morte e che introduce continuamente nella storia la sua vita, la vita del suo figlio”.
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