Una rete di sentieri dimenticati ma oggi riscoperti grazie anche al Covid-19 che ha obbligato tanti italiani a fermarsi e a ripensare a prati, boschi e sentieri appena dietro casa. La stessa cosa è successa ad un gruppo di ventenni del Circolo culturale giovanile Plf di Pomarolo. Dopo mesi chiusi in casa e con la primavera che bussava alle porte, molti di loro si sono messi a camminare e hanno scoperto una trama di percorsi che fino ad allora avevano dato quasi per scontata.
Era maggio 2020 e la voglia di tornare liberi di certo non mancava.
Nasceva così il progetto “Sentieri”, oggi nella sua seconda fase di messa in posa degli ultimi cartelli e digitalizzazione dei percorsi, in collaborazione con i giovani del posto, il Comune, il servizio Turismo e Sport della Provincia di Trento, e altre piccole associazioni locali come la Sat che ha dato l’ok per segnare in bianco e rosso le passeggiate riscoperte.
“Dopo il lockdown potevamo muoverci solo all’interno del nostro Comune, ed è così che abbiamo iniziato ad esplorare la montagna di Pomarolo – spiega Lorenzo Bisoffi, presidente di Plf -. Ci siamo subito accorti che era necessario ripristinare la rete sentieristica del Comune, sia per quel che riguardava la pulizia, sia per quanto riguardava invece la segnaletica orizzontale, i segnali di vernice bianchi e rossi, e verticale, ovvero le frecce di indicazione”. Detto, fatto. Una volta convinta l’amministrazione, sia la precedente sia l’attuale, i ragazzi del luogo si sono subito attivati e a partire da ottobre 2020 sono riusciti a ripulire 35 chilometri di sentieri, ad impiantare 70 pali e 150 cartelli, coinvolgendo circa una trentina di persone.
Un progetto che ha consentito di riportare in auge, sfalciare, pulire e mappare una rete di sentieri già conosciuti, battuti anche dagli stessi nonni dei ragazzi quasi più di un secolo fa, ma non solo. “Siamo riusciti anche a tracciare un sentiero, già esistente in origine ma mai percorso, che collega il Dos dei Canoni con il Dos Pagano, la vetta di Pomarolo a 1350 metri di quota”, continua Bisoffi, a capo di un’associazione che da anni si occupa, con diverse attività sociali e ricreative, di mantenere vivo un paesino della Destra Adige, come Pomarolo, che conta quasi 2.500 abitanti.
Tra i vari itinerari individuati e ripuliti dai ragazzi ce ne sono tre che partono dalla chiesa di San Cristoforo: il primo è un giro ad anello collinare che dalla Costa arriva a Savignano e alla chiesetta delle Salette. Il secondo e il terzo portano alla scoperta di Pomarolo e dell’alpe Cimana. “Nei prossimi mesi completeremo la messa in posa dei cartelli e l’idea è quella di predisporre delle bacheche nei punti strategici del paese con le doverose indicazioni per la fruizione dei nuovi sentieri. Infine il nostro obiettivo finale è quello di creare una mappa digitale con i percorsi rimessi a nuovo e tutte le informazioni del caso, per rendere la rete segnaletica di Pomarolo fruibile a tutti”.
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