Manca qualche settimana perché venga dato il via ai lavori per la realizzazione del nuovo casello autostradale Ala-Avio. La nuova struttura comporta un investimento di 20 milioni di euro, con tempi di realizzazione previsti in 895 giorni senza mai chiudere il casello per la realizzazione di sei piste di accesso e uscita, un centro per la sicurezza autostradale che ospiterà uffici e capannoni, un parcheggio utenti di cinquanta posti auto con colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici, un parcheggio per il personale, un nuovo raccordo con la pista ciclabile per garantire la continuità ed una radicale modifica alla viabilità con un innovativo ponte sul canale Biffis, che consentirà la realizzazione di una rotatoria ellittica per mettere in sicurezza l’innesto della strada provinciale 90 Destra Adige con l’A22.
L’intervento è stato autorizzato dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nonostante la pendenza del rinnovo della concessione autostradale, per mettere in sicurezza l’attuale immissione sulla strada provinciale 90.
“Anche in questa partita, lavorando assieme all’A22 si sono ottenuti risultati in tempi così brevi”, ha esordito il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti alla presentazione del progetto, lunedì 11 aprile, al teatro di Avio. Erano presenti anche i sindaci di Avio e di Ala Ivano Fracchetti e Claudio Soini con i loro assessori, l’amministratore delegato di Autobrennero Diego Cattoni con il direttore tecnico generale Carlo Costa, il dirigente del Dipartimento infrastrutture della Provincia Lucia Martorano e l’onorevole Vanessa Cattoi, oltre ad altri operatori economici e cittadini dei due Comuni lagarini.
Tra le opere previste, sarebbe la rotatoria ellittica per mettere in sicurezza l’innesto della provinciale 90 con l’A22 ad aver portato all’ok ai lavori da parte di Roma. Secondo Fugatti “ha prevalso la volontà di tutelare la sicurezza sulla concessione bloccata scaduta nel 2014”. “Quest’opera – ha aggiunto – risolve in primo luogo un aspetto fondamentale legato alla pericolosità dell’incrocio con la Destra Adige, ma costituisce un investimento importante dal punto di vista economico e turistico per la Bassa Vallagarina”.
“Questi territori – ha spiegato l’amministratore delegato Cattoni parlando di Ala e Avio e illustrando i nuovi scenari di mobilità che si prefigurano – hanno dato tanto ai tempi di realizzazione dell’autostrada e vogliamo continuare ad essere vicini a loro, far sentire loro l’A22 come fonte di sviluppo: ogni euro investito in infrastrutture ne produce quattro come Pil. Questo territorio diverrà più attrattivo per gli insediamenti produttivi con ricadute positive sull’occupazione”.
L’ingegner Costa ha invece insistito sull’attenzione posta dall’A22 nei confronti dell’ambiente. “E’ cambiata l’idea di autostrada – ha detto – e noi siamo stati i precursori della sostenibilità ambientale, stiamo sostenendo con impegno la transizione ecologica. Con lo sviluppo del Brenner Green Corridor l’obiettivo è arrivare a zero incidenti grazie alla tecnologia e abbattere l’inquinamento non solo grazie agli interventi diretti che stiamo facendo, ma anche stimolando l’impiego di veicoli a energia pulita; vi è poi il progetto idrogeno verde che prevede altre cinque stazioni di ricarica lungo tutta l’A22″.
Si è parlato anche di un possibile collegamento tra la Destra e la Sinistra Adige da realizzare nei territori di Ala e di Avio. Un’opera che, come ha detto il presidente Fugatti, “potrebbe essere realizzata soltanto con la convinzione dei territori. Le valutazioni spettano ad Avio e ad Ala con il coinvolgimento di tutte le componenti delle due comunità; se si individua un’idea comune la Giunta provinciale si attiverà per trovare le risorse”.
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