È “Salviamo Trento dalla Circonvallazione” lo slogan scritto sullo striscione disegnato sulla locandina che richiama la cittadinanza a scendere in piazza per partecipare al corteo, indetto sabato 2 aprile alle ore 14,30 in Largo Nazario Sauro, dalle varie realtà contrarie alla realizzazione della grande opera ferroviaria.
“Il PNRR sta consentendo al progetto un iter accelerato e totalmente imposto dall’alto che rischia di piombare come una mannaia sulla carne viva del territorio trentino già tra poche settimane”, spiegano, rilanciando non solo il corteo del 2 aprile, ma una mobilitazione più generale della cittadinanza, definita, “l’unica che possa fermare le mire di politici e cordate imprenditoriali e impedire la realizzazione di un disastro annunciato“.
Secondo i contrari infatti, “il progetto di circonvallazione (10,5 km di galleria sotto la Marzola più altri 3 km all’aperto distribuiti tra Trento Nord e Mattarello) è un opera che disarticola la città, crea danni e disagi e mette gli abitanti a rischio di una pesante catastrofe ambientale“, oltre che “energivora, in aperto contrasto con le tanto decantate necessità di dimezzare entro il 2030 e di azzerare entro il 2050 le emissioni di CO2″ e, dal punto di vista economico, “rischia di lasciare alla città ed alla Provincia un pesante debito e di non avere copertura finanziaria per la sua completa realizzazione”. A tutto questo, le associazioni e i cittadini contro la Circonvallazione, aggiungono dubbi sull’utilità dell’opera: “La cultura delle grandi ed inutili opere è alla base della realizzazione della circonvallazione di Trento, un’opera che unitamente alla realizzazione del completamento della A31 (la PIRUBI) ed al raddoppio della statale della Valsugana da Castelnuovo a Grigno trasformerebbe la valle dell’Adige in un nastro trasportatore di merci verso la Germania, a discapito delle vere eccellenze del Trentino: l’ambiente, il paesaggio, la montagna”.
Lascia una recensione