Le fiamme dell’incendio che da 10 giorni brucia a Bondone-Baitoni hanno distrutto 250 ettari di bosco, di cui 100 in territorio trentino. Continua da sabato 19 marzo l’azione dei vigili del fuoco volontari, alle prese con le complesse operazioni di spegnimento del vastissimo incendio che, dopo essersi sviluppato nel territorio comunale di Bondone, si è poi esteso alla Val Vestino, nel bresciano.
Oggi al lavoro una trentina di volontari coordinati da Nicola Zaninelli, comandante di Bondone-Baitoni: i volontari appartengono ai corpi di Bondone-Baitoni, Condino, Brione, Praso, Pieve di Bono, Castel Condino, Roncone, Ragoli, Preore, Pinzolo, Lomaso e Fiavè.
Incendio circoscritto sul fronte trentino. Sui 2 focolai ancora attivi stanno lavorando i vigili del fuoco volontari, impegnati in un lavoro attento e puntuale di contenimento. Al lavoro anche l’elicottero del corpo permanente, in attesa che nella giornata di mercoledì 30 marzo arrivino le precipitazioni a dare man forte alle operazioni di spegnimento.
Il problema, nei giorni scorsi, è stato il vento, come ci ha spiegato il comandante Nicola Zaninelli. “La difficoltà è legata alle condizioni meteorologiche – aveva confermato Giacomo Antolini, responsabile dell’ufficio distrettuale forestale di Tione -: il profilo del terreno è molto secco perché non piove, e il fuoco, che è sempre stato radente, ora passa nelle radici, nello stato superficiale del terreno. Può rimanere latente anche per qualche ora per poi tornare”. La vegetazione, poi, composta da pino nero e pino silvestre, non aiuta, perché si tratta di piante ad alto innesco di incendio.
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