La Casa della Comunità di Predazzo vuole essere un punto di riferimento sul territorio per la promozione, la prevenzione della salute e la presa in carico dei pazienti, in particolare dei malati cronici. Questo il progetto per il quale la Provincia, il Comune e l’Apss sottoscriveranno un protocollo di intesa che consentirà di intercettare, per la sua realizzazione, i fondi previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo.
“La casa dovrà diventare il punto unico di accesso dei servizi sanitari e socio-sanitari del territorio – spiega Stefania Segnana, assessora alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia – in coordinamento con la rete ospedaliera, sia per le prestazioni sanitarie, sia per le valutazioni dei bisogni socio-sanitari in raccordo con i servizi sociali e assistenziali. L’obiettivo, come sempre, è quello di garantire servizi di prossimità alla popolazione residente nel Comune e, più in generale, in Valle di Fiemme”.
La sindaca di Predazzo Maria Bosin commenta così: “Prende corpo un progetto frutto di un percorso sinergico fra l’amministrazione comunale e quella provinciale, con il contributo dell’Azienda sanitaria, che ci consente di dare una risposta importante ai nostri cittadini, in termini di salute e di presa in carico direttamente sul territorio, e di ottimizzare il patrimonio pubblico esistente attraverso un virtuoso processo di permuta”.
La realizzazione della struttura dovrebbe concludersi entro la fine del 2026; un arco temporale di 4 anni che tiene conto del finanziamento con il Pnrr, ma anche della progettazione preliminare prevista nella programmazione delle precedenti legislature.
L’intervento interesserà dei terreni di proprietà del Comune di Predazzo, che nel protocollo di intesa in fase di definizione cederà il terreno a titolo gratuito all’Apss. Di contro, la Provincia cederà al Comune il Poliambulatorio in Corso Degasperi al termine del trasferimento delle attuali funzioni, che saranno spostate nella Casa della Comunità. Nell’ex Poliambulatorio sarà realizzata una nuova mensa a servizio delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.
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