Guerra in Ucraina: a Rovereto le fiaccole di Pace

La veglia per la pace in Ucraina di Rovereto

C’erano circa 60 persone nella serata di ieri a Rovereto sul sagrato della Chiesa Sacra Famiglia, dopo il suono della campana, per dire No alle guerre, in occasione della veglia per la Pace in Ucraina organizzata dal Centro Pace, Ecologia e Diritti Umani.

Il momento, che ha fatto seguito all’invito dell’arcivescovo Lauro che ha proposto il suono delle campane di tutte le Chiese trentine alle ore 20 per far sentire la voce contraria alla guerra in Ucraina, ha visto il susseguirsi di numerose letture e gli appelli di Vincenzo Passerini, di Pax Christi, l’appello nazionale di Tavola della Pace NO ALLE GUERRE, poi le letture di pensieri alti di Don Tonino Bello, il Credo nella Pace di don Guerrino Zalla, le parole di don Gianni cappellano dell’ospedale S. Maria del Carmine.

Le 60 fiaccole hanno illuminato la notte ed i cuori di tutti quanti, che hanno potuto ascoltare anche le parole di una rappresentanza della comunità ucraina che a Rovereto sta lavorando da anni. Donne che hanno lasciato il loro Paese, ma in primis le loro famiglie con figli, coniugi, genitori e famigliari che stanno vivendo nella paura di ciò che potrà accadere l’ora seguente; tutto è possibile, vivere o essere colpito a morte. La loro angoscia è diventata parte dei pensieri delle Associazioni che già hanno organizzato un evento con Bergamaschi Paolo il 9 febbraio scorso per comprendere al meglio la situazione dell’Ucraina. Associazioni che hanno colto l’invito dell’arcivescovo unendosi quindi alla comunità ucraina, perché “la guerra è la negazione di tutti i diritti”, come ha detto papa Francesco.

La veglia si è conclusa con l’invito a tutti i trentini a porre un lumino acceso alle finestre della abitazioni come segno di Pace.

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