Cambio ai vertici dell’associazione Donne in Campo Trentino. La nuova Presidente è Marisa Corradi

La nuova giunta di Donne in Campo Trentino

A guidare l’associazione Donne in Campo Trentino, una piccola realtà locale che rappresenta la componente femminile dell’associazione CIA – Agricoltori Italiani Trentino, è ora Marisa Corradi, imprenditrice agricola di Lavarone. Un cambiamento che dà comunque continuità al lavoro svolto fino ad oggi dalla Giunta in parte riconfermata. La nuova squadra di Marisa Corradi è composta da Martina Campregher, Giorgia Lorenz, Federica Stenech e Fernanda Zendron che proseguiranno l’impegno dell’associazione nel valorizzare il ruolo delle donne nella crescita delle imprese agricole, nella tutela dell’ambiente, nella promozione del paesaggio rurale e dei prodotti locali di qualità, nella diffusione della cultura contadina.

L’assemblea elettiva, svolta ieri, giovedì 10 febbraio, ha visto la partecipazione di una parte delle circa 60 associate, sia in presenza sia in videoconferenza. Un incontro che rappresenta un momento importante di confronto e che testimonia, ancora una volta, l’apporto significativo che le donne danno al settore agricolo.

Passaggio di testimone per Donne in Campo Trentino tra Chiara March e Marisa Corradi

CIA del Trentino, come evidenzia Paolo Calovi, ha dato vita all’associazione per promuovere e sostenere la partecipazione delle donne considerando la presenza femminile come catalizzatore di innovazione, visione del mercato e creatività. Chiara March, presidente uscente, ricorda che Donne in Campo nasce per un bene comune, è uno strumento di confronto, che permette a diverse vedute di collaborare insieme con la voglia di crescere reciprocamente.

L’apporto femminile ha contribuito alla nascita di agriturismi, ristorazione, vendita diretta, fattorie didattiche e molto altro; ha dato cioè avvio a quella che ha preso il nome di multifunzionalità e che oggi rappresenta una voce fissa nel bilancio agricolo, un enorme valore sociale e culturale perché riconnette agricoltura e società. Ma nelle donne vi è anche l’impegno ad affiancare alla produzione food quella non food per portare il settore “oltre” la multifunzionalità. L’agricoltura, da settore produttore di cibo, può diventare protagonista della risposta sostenibile ai bisogni umani: cibo di qualità, energia, materiali, piante aromatiche per l’industria, tessuti e tinture naturali, conservazione e ripristino della biodiversità, coltivazione e cura delle foreste, agricoltura sociale, educazione dell’infanzia, bellezza, paesaggio, turismo e benessere.

Insomma una funzione di mediatore a “tutto campo” tra le risorse naturali e le necessità umane, un altro ruolo di agricoltura, rinnovato e centrale per la società.

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