Non si è fatta attendere la risposta della Provincia alla conferenza stampa del PD relativa all’area San Vincenzo, dove è in programma il prossimo 20 maggio 2022 il concerto di Vasco Rossi. “La Provincia autonoma di Trento ritiene interessante entrare in un circuito nazionale di concerti e spettacoli, proprio a questo fine ha ritenuto opportuno avvalersi di un cantante di grande fama e rilievo da fare esibire nell’area di San Vincenzo, situata a Mattarello, uno spazio di oltre 27 ettari che, alla data attuale, non possiede ancora alcuna autorizzazione visto che per la prima volta verrà sistemata appunto per l’organizzazione di grandi eventi”, scrive in un comunicato la PAT: “È pertanto evidente che i 120.000 spettatori paganti sono un obiettivo che si ritiene raggiungibile in relazione alla vastità dell’area; le valutazioni tecniche istruttorie che gli organi competenti dovranno svolgere, e in particolare la commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, stanno operando a tale fine”.
“Il verbale della Commissione provinciale di vigilanza del 27 ottobre 2021 esprime dubbi sulla possibilità di raggiungere tale dimensione di persone, ma lo fa senza alcuna valutazione di un progetto, in quanto in quella data il progetto non c’era, e proprio per questo nelle conclusioni del verbale si dice che la Commissione potrà rivalutare la sua posizione”, prosegue l’amministrazione provinciale, ricordando come sia lo stesso “contratto tra la Provincia e il cantante che richiama chiaramente l’esigenza di dotare l’evento delle necessarie autorizzazioni, nel rispetto dei principi di sicurezza”. Nel dettaglio la Provincia è responsabile per l’Area Concerto di ogni adempimento tecnico e di ogni onere con riferimento alle attività di Protezione Civile e servizi di vigilanza e sicurezza, legati alla zona e in particolare la Provincia assicura che tutta la zona sarà sottoposta, a sua cura, onere e costo, alla vigilanza e sicurezza, in piena armonia ed accordo con tutte le autorità competenti in materia, compreso il servizio sanitario. Sempre nel contratto, in merito agli obblighi dell’organizzatore, esso in particolare dovrà provvedere all’esecuzione di tutte le operazioni preliminari previo ottenimento dei permessi e delle autorizzazioni necessarie
L’amministrazione provinciale definisce quindi “quantomeno intempestivo” il verbale della Commissione sicurezza, in quanto, “proprio per avere la garanzia della massima sicurezza, la Protezione civile provinciale ha coinvolto, attraverso una procedura di evidenza pubblica, un esperto nazionale in materia che supporterà gli uffici e gli organizzatori a presentare la richiesta di autorizzazione alla Commissione, affinché la stessa si possa esprimere sul progetto”; infine respinge le accuse del Gruppo consiliare del PD: “Solo a seguito dell’esame di un progetto completo di tutta la documentazione, la Commissione provinciale di vigilanza si potrà esprimere ragionevolmente definendo tutti gli aspetti legati alla sicurezza; sino a quel momento stiamo parlando del nulla. Nessuna indebita pressione, quindi. Chi afferma il contrario se ne assumerà le relative responsabilità”.
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