Sono stati presentati oggi i risultati dell’indagine svolta dal Comune di Trento, con il costante supporto della Fondazione Demarchi, all’interno del progetto sperimentale Spazio Argento, allo scopo di evidenziare necessità, bisogni ed esigenze della terza età.
Attraverso la somministrazione di questionari agli anziani fruitori del servizio di assistenza domiciliare e del servizio pasti a domicilio in convenzione con il Comune, e la conduzione di interviste semi-strutturate rivolte alle associazioni del territorio e ai professionisti che operano in favore degli anziani, l’indagine si propone di indagare i bisogni di tale fascia della popolazione e dei loro caregiver, nonché far emergere i punti di forza e le criticità del sistema di servizi ad oggi presente sul territorio.
Dai 282 questionari raccolti è emerso che l’età media degli intervistati è pari a 83 anni; il 65,7% vive da solo e il 32,7% dispone, oltre ai servizi domiciliari in convenzione con il Comune, di assistenza privata. Il 57,5% degli intervistati non aveva bisogno di aiuto prima di ricevere il servizio e l’81,8% non ha avuto difficoltà nell’attivare i servizi. Il 92,7% degli anziani che hanno risposto al questionario si è espresso “soddisfatto” o “molto soddisfatto” dei servizi utilizzati. I bisogni maggiormente percepiti sono risultati essere i contatti con il medico di base e la chiarezza rispetto a dove ricevere informazioni sui servizi.
Dalle 73 interviste semi-strutturate realizzate (di cui 10 rivolte a rappresentanti delle associazioni e 63 a professionisti che operano nei servizi per anziani), invece, è emerso che i bisogni degli anziani rientrano in quattro macro-aree: relazione e socializzazione, cura della persona, informazione e accessibilità ai servizi, supporto ai familiari e caregivers.
È stato poi chiesto agli intervistati quali fossero, a loro avviso, i punti di forza e gli elementi di criticità nell’attuale sistema dei servizi. Fra i primi sono stati maggiormente valorizzati: il sistema di risposta ai bisogni, la presenza di reti di volontariato, la collaborazione fra i servizi. Le aree di miglioramento, invece, possono invece essere così riassunte: informazione e accessibilità ai servizi, integrazione socio-sanitaria, intercettazione precoce e prevenzione, personalizzazione del piano di intervento.
Nel corso delle interviste, infine, sono emerse alcune considerazioni e riflessioni che possono essere lette quali proposte su cui riflettere in un’ottica di miglioramento del sistema di offerta dei servizi rivolti alle persone anziane, come la creazione di un punto unico informativo a cui gli anziani e le loro famiglie possano rivolgersi e fare riferimento; la sperimentazione di esperienze innovative di convivenza, come ad esempio il co-housing; la riflessione su una possibile riorganizzazione del sistema di offerta dei centri diurni (aprire nuove strutture e aumentare l’estensione di apertura dei centri diurni esistenti).
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