“Vulnerabili beni”, va in onda in radio la cura dei beni culturali

A partire da venerdì 17 dicembre, su SanbaRadio, l’emittente web del mondo studentesco trentino, sarà in onda “Vulnerabili beni“, il progetto sonoro del settore Educazione al patrimonio di UMST- Soprintendenza per i beni culturali di Trento.

Il progetto, nato in pieno lockdown, è dedicato al tema della vulnerabilità, materiale e umana, che contraddistingue la contemporaneità, e alle azioni e iniziative per farsi carico e ‘prendersi cura’ delle fragilità, in qualsiasi campo. Dieci le puntate in programma ogni venerdì alle 14, in replica il sabato alle 18.30 e il martedì alle 21, che potranno poi essere riascoltate in podcast anche sul sito www.sanbaradio.it.

Protagoniste di ogni puntata alcune parole, utilizzate normalmente in relazione alla cura e tutela del nostro patrimonio culturale, che sono circolate insistentemente durante la pandemia nel conversare quotidiano a proposito della fragilità umana. Da qui l’idea di considerarle parole-ponte, per la capacità di mettere in risonanza la condizione dell’uomo con quella dei nostri beni culturali, dando vita a una riflessione sulle azioni e i pensieri che ruotano attorno al concetto di vulnerabilità: delle persone, della memoria, dei vissuti personali, ma anche dei nostri beni, patrimonio di tutti e di ciascuno, in cui si riconosce ed esercita il senso di appartenenza e di cittadinanza.
Il progetto si è quindi concretizzato in 10 brevi episodi sonori composti da testi liberi e da testi didascalici riferiti a un bene culturale oggetto di restauro, che nelle puntate radiofoniche saranno proposti assieme a brevi testimonianze di figure attive in diversi settori della cultura. Alcuni operano nell’ambito della tutela, altri della formazione o della produzione culturale: intervistati da Alessandra Benacchio, riflettono su aspetti della comunicazione, del loro percorso formativo o professionale, o dell’accessibilità al patrimonio culturale.

I podcast sono stati realizzati grazie alle voci di Ilaria Andaloro e Fabio Gaccioli, fondatori di Eleuthera Teatro e autori dei testi liberi, le musiche originali di Maurizio Brugnara, la registrazione e produzione di Carlo Nardi. L’immagine di copertina riproduce un’opera di Giuliano Ravazzini. Il progetto è a cura di Lucia Cella.

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