È un mondo ricco e variegato, dal sociale alla cultura, dalla sanità alla cura dei beni comuni, dalla pubblica sicurezza all’ambito educativo e formativo, quello del volontariato in Trentino. Ogni dieci abitanti della provincia, secondo le statistiche, due sono impegnati nel volontariato, che non si è fermato neppure durante la pandemia, anzi, di fronte ai nuovi bisogni emersi nei mesi del lockdown, si è reinventato grazie alla piattaforma Trento si aiuta, mettendo in circolo nuove forze e nuove energie.
A Trento sono 419 le organizzazioni iscritte ai registri ufficiali e impegnate nei più vari campi del volontariato: 63 Onlus (Organizzazioni non lucrative di utilità sociale), 181 Aps (Associazioni di promozione sociale), 175 Odv (Organizzazioni di volontariato). A queste si aggiungono 247 Asd (Associazioni sportive dilettantistiche), che in gran parte si appoggiano sull’impegno di volontari.
Anche per questi motivi quindi, un’attenta riflessione unita un confronto con il Centro servizi Volontariato Trentino (Csv) – associazione Non Profit Network, ha portato alla decisione di considerare la candidatura della città di Trento a Capitale europea del volontariato. Il concorso, indetto per la prima volta nel 2013 dal Centro europeo del volontariato (Cev), mira a promuovere il volontariato a livello locale, dando un riconoscimento alle città che supportano e rafforzano le partnership con i centri di volontariato e con le organizzazioni che coinvolgono i volontari e promuovono il volontariato e il suo impatto sul territorio. La partecipazione permette di proiettare le città partecipanti e vincitrici in una dimensione europea, con un’occasione unica per lo scambio di buone pratiche e per l’instaurarsi di relazioni e partnership.
La domanda di candidatura prevede un percorso di partecipazione attiva delle realtà del territorio e la stesura di un piano strategico quinquennale per la crescita del volontariato, condiviso e costruito con il mondo del volontariato stesso.
La mappatura di quanto già posto in essere con e per il volontariato e la cittadinanza attiva è quindi un’importante occasione per dare visibilità, e quindi riconoscimento, all’impegno e ai risultati già raggiunti, ma anche un’opportunità per creare sinergie tra le varie esperienze e per mettere in rete e a sistema diverse misure e diversi interventi implementati.
Tutto il percorso verso la presentazione della candidatura sarà accompagnato dal logo realizzato dalle studentesse e dagli studenti della IV A dell’Istituto Pavoniano Artigianelli per le arti grafiche, nell’ambito del corso ArtImpresa: una mano che tiene fra le dita un cuore blu su sfondo giallo, abbinamento che richiama i colori di Trento, e che si affianca all’hashtag #aTrentoVolo. Il punto dove si concentra l’attenzione è proprio la mano, circondata da un cerchio acceso che dà l’idea di unione e società. Le due dita alzate a formare scaramanticamente il simbolo della vittoria, disegnano nello stesso tempo la lettera iniziale della parola volontariato, nella convinzione che il successo più atteso è quello di riuscire a migliorare il lavoro di rete tra Amministrazione comunale, volontariato e cittadinanza attiva.
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