La lettera del vescovo Bressan per l'Anno delle vita consacrata: “Profeti capaci di svegliare il mondo attraverso una carità umile e attenta alle periferie esistenziali”
Cari fedeli dell’Arcidiocesi
domenica 30 novembre Papa Francesco ha aperto ufficialmente l’Anno della Vita Consacrata che come Chiesa vivremo fino al 2 febbraio 2016. Con questo evento si vuole ricordare innanzitutto i 50 anni dal Decreto conciliare sulla vita consacrata che ha dato impulso al rinnovamento degli istituti e delle varie forme di consacrazione nella Chiesa. È anche l’occasione per porre uno sguardo evangelicamente positivo sul futuro e assumere con passione gli impegni propri della vita consacrata nel presente.
Come Chiesa locale accogliamo questo tempo come tempo di grazia per chiedere luce e forza allo Spirito santo e per promuovere all’interno delle nostre comunità il carisma della consacrazione a servizio del Regno di Dio. Nella recente Assemblea sinodale abbiamo avuto modo di cogliere il valore e l’importanza di una Chiesa comunione di carismi, scorgendo nella vita consacrata l’energia missionaria ed evangelizzatrice che la caratterizza. La vita consacrata infatti, “appartiene fermamente alla vita, alla santità e alla missione della Chiesa” (LG 44).
Papa Francesco ci ricorda che lo specifico dei consacrati è quello di essere “profeti”, perché a loro spetta in particolare questo servizio alla Chiesa e al mondo. Profeti che attingono dalla preghiera, cioè dal rapporto con il Dio trinità e unità, comunione di amore, energie sempre nuove; profeti che nella vita fraterna manifestano che è possibile costruire la “civiltà dell’amore”; profeti capaci di “svegliare il mondo” attraverso una carità umile e attenta alle “periferie esistenziali”. A tutte le consacrate e i consacrati della nostra Diocesi auguriamo di saper incarnare questa profezia, perché la loro consacrazione sia vissuta in pienezza e sia fonte di gioia e anche per il bene della nostra Diocesi e della Chiesa tutta, che di questa testimonianza ha oggi particolare bisogno.
Rendiamo grazie per la numerosa presenza di consacrate e consacrati nella nostra Diocesi che vivono nei vari Istituti religiosi o secolari o nei movimenti: sono una ricchezza e danno vivacità e colore alla Chiesa. Siamo anche riconoscenti per i molti consacrati che la nostra Diocesi ha donato alla Chiesa universale e in varie parti del mondo hanno vissuto e testimoniano il primato di Dio e il servizio ai piccoli e agli ultimi della terra.
In questo anno invito tutti voi, cari fedeli, a valorizzare il dono della vita consacrata e in particolare invito i presbiteri e i coniugi, come pure i catechisti e gli educatori a tener conto di questa vocazione e proporla ai ragazzi e giovani. Incoraggio i consacrati a rendersi testimoni gioiosi della loro vocazione, per la crescita del Regno di Dio nella comunione della Chiesa particolare e universale. Si favoriscano iniziative anche semplici ma incisive per far conoscere e promuovere questo carisma nella nostra Diocesi.
La Vergine Maria, modello di consacrazione, e i santi Martiri anauniesi, consacrati ed evangelizzatori fino al dono della propria vita per amore di Cristo, intercedano il dono di nuove vocazioni alla vita consacrata nel nostro Trentino e ottengano la grazia della fedeltà e della perseveranza a coloro che già hanno detto il loro sì alla chiamata del Signore.
+ Luigi Bressan
Arcivescovo di Trento
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