Un’assemblea popolare cittadina sulla circonvallazione ferroviaria promossa da numerose associazioni e alla quale ha garantito la propria presenza anche la Rete dei Cittadini, con l’obiettivo di mettere in evidenza le criticità del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica presentato da RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Si terrà domenica 28 novembre dalle 14 all’Assicura Arena in località Acquaviva n. 4, lungo la SS12 tra Mattarello e Besenello.

“Il progetto di circonvallazione ferroviaria è appena stato pubblicato, confermando e aggravando preoccupazioni ed obiezioni di una parte sempre più consistente della popolazione di Trento. L’intera città è coinvolta dai pesanti impatti di un progetto la cui opportunità generale non è mai stata oggetto di una vera discussione pubblica. L’area cantieristica si estenderebbe da Roncafort a Mattarello, comprendendo le aree inquinate di Trento Nord, il rione densamente popolato di San Martino, mentre il tunnel a doppia canna passerebbe poco a valle degli abitati della collina Est”, si legge nella nota dai promotori dell’assemblea, Gruppo 11 domande, Comitato No Tav Trento, Rete dei cittadini, Sindacato di Base Multicategoriale, Extincion Rebellion Trentino e Legambiente Trentino.

“Convochiamo quindi un momento di discussione collettiva per illustrare i dettagli ed i risvolti di una grande opera che rischia di offuscare pericolosamente il futuro della città, per il momento, ma pure con future  negative ripercussioni sull’intera Provincia e Regione. Un’iniziativa in cui finalmente possano prendere parola tutte le associazioni, i comitati e le singole persone che credono che il progetto presentato da RFI sia da respingere sia perché lo ritengano radicalmente sbagliato nel presente quadro storico globale, sia che valutino l’esistenza di opzioni progettuali meno impattanti, sia ancora che valutino positivamente la soluzione in destra Adige presentata dalla rete dei cittadini. Un’occasione – si conclude la nota – per discutere su come provare a fermare,  prima che sia troppo tardi, un progetto presentato in modo insistente e fumoso, già deciso dall’Amministrazione Comunale e Provinciale, ma non condiviso dalla maggioranza dei cittadini”.