Alida, che ha 14 anni nel 1938 e s’interroga sul regime e su se stessa

Non è facile avere 14 anni. Ancora meno lo è avere 14 anni in un piccolo borgo in provincia di Varese nel 1938, con una zia anticonformista e contraria al regime, un’amica ebrea, un padre medico misteriosamente impegnato tutti i martedì sera e una mamma, milanese di origine, frustrata dalle limitazioni che la vita di paese le impongono. La storia di Alida Aspesi, “La ragazza con lo zaino verde” (Il Castoro, 2021 – consigliato da 12 anni) racconta di tutto ciò, mescolando con attenzione e rispetto le emozioni dell’adolescenza con gli eventi storici di grande portata che hanno caratterizzato quel periodo.

Partendo dalle vicende che hanno visto protagonista suo nonno, partigiano figura di riferimento della Resistenza lombarda, Elisa Castiglioni, costruisce una storia che parla di orgoglio personale e nazionale, di appartenenza sociale e di gruppo, ma anche (e soprattutto) di identità, di individualità e di bisogno di trovare criticamente il proprio ruolo assumendo consapevolmente delle posizioni precise all’interno del quotidiano, andando magari contro corrente, sfidando la società intera e rischiando anche la propria vita.

La storia di Alida è intensa e coinvolgente e, senza didascalismi, mostra come sia importante riuscire a scuotere l’ordine costituito nel piccolo della propria esistenza, come nel grande di un paese intero. Per apprezzare bene questo libro, il lettore dovrebbe conoscere almeno gli aspetti principali del periodo storico tra le due guerre, del regime fascista, della resistenza, del clima sociale e politico che permeava quegli anni. L’aspetto più interessante di questo romanzo è l’evolversi di Alida da adolescente fiera di essere una Giovane Italiana, con le amicizie, i primi amori, gli scontri con i genitori, la scuola, …, in una ragazza matura, che vede l’equilibrio della sua giovane esistenza incrinarsi con l’arrivo delle leggi razziali, le sparizioni delle persone contrarie al regime, il muro di gomma delle istituzioni. La vita la porta a fare diverse scelte: Alida sceglie quali amicizie coltivare, sceglie di tacere, sceglie di fingere, sceglie di andare contro tutto ciò che il sistema le ha insegnato. Il suo è un dilemma interiore che, alla fine, la rende consapevole che il vero nemico sono la paura e l’ignoranza, la fa pensare con la sua testa, la riconduce a se stessa, la rende libera.

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