Si è discusso anche del progetto dell’interramento della ferrovia ad alta capacità, nella mattinata di oggi, durante il question time del Consiglio provinciale. La consigliera di FdI Katia Rossato, facendosi portavoce del disappunto della popolazione della città di Trento, ha infatti chiesto alla Giunta se abbia o meno intenzione, in collaborazione col Comune, di rivedere, almeno in parte, il progetto dell’interramento della ferrovia ad alta capacità. L’assessore agli enti locali e rapporti con il Consiglio provinciale Gottardi ha affermato che il tracciato del bypass ferroviario è il frutto di una condivisione Pat – Comune partito dal 2003. “La soluzione odierna è la migliore“, ha affermato, ricordando che il progetto ha una dimensione nazionale e internazionale ed è stata inserita nel Pnrr. “Il progetto – ha aggiunto Gottardi -, è vincolato dal contesto territoriale e dall’edificazione esistente. Quindi non si ritiene che ci siano margini di cambiamento del progetto ma solo per miglioramenti marginali”.
La consigliera Alessia Ambrosi, sempre di FdI, ha invece chiesto alla Giunta chiarimenti rispetto alla strategia per conciliare i lavori del bypass ferroviario con le tempistiche e le esigenze di trasporto della prevista tranvia e del progetto Nordus e quanto durerà la sospensione del trasporto della Trento – Malè e con quale sevizi verrà sostituito, sottolinenandone l’importanza, in quanto – ha spiegato – trasporta oltre 7 mila persone al giorno e che quindi va messa il più possibile al riparo dai possibili disagi che i lavori imporranno.
Questiti a cui ha risposto ancora l’assessore Gottardi, spiegando che l’accelerazione del Bypass impone un ripensamento della politica trasportistica anche per sopperire all’inevitabile sospensione del servizio della Trento – Malè (Ftm) per la quale si sta ragionando su una stazione di assestamento a nord di Trento (a Gardolo o più a nord) per permettere il cantiere del bypass e e la nuova fermata della Trento Malè a Trento Nord. Verrà istituito quindi un sistema di collegamento tra la stazione di attestamento della Ftm e il centro città. Anche sperimentando mezzi di trasporto alternativo e altrettanto confortevole di quella del tram, magari con l’evoluzione dell’attuale rete Tpl sull’asse di via Brennero con bus a bassa emissione di 18 metri Anche sul Nordus, ha concluso, c’è la necessità di evitare doppioni.
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