Luigi Zadra, trentino, dal 1974 in Brasile, ha lavorato insieme a suor Antonietta Defrancesco nella diocesi di Balsas. Si occupa dei quilombos, le comunità afroamericane in Brasile. La sua testimonianza dai funerali della missionaria di Predazzo.
Nel salone sportivo del CEFEC, Centro di formazione educativo comunitario, risuonano le note della mini orchestra dei giovani e adolescenti dell’istituzione creata da suor Antonietta Defrancesco: canzoni locali ed italiane proprie per il momento per dare un senso di gioia a questo momento difficile di distacco.
Molta gente di Marcos Moura è presente. Sulla parete del salone è proiettata l’immagine sorridente di Antonietta con la scritta: “grazie Antonietta”. E lei nella sua semplicissima bara, coperta di fiori bianchi, con un fiore rosso sul petto, cuore generoso, col volto scoperto che accoglie tutti. Il tutto è avvenuto cosi in fretta che si cercano parole, motivazioni e ragioni per questa morte improvvisa. Stupore e dolore.
Suor Antonietta Defrancesco, una vita a servizio dei piccoli e dei poveri nel Nordest del Brasile
In questo momento mi sento di rappresentare, come unico trentino presente, i parenti, la chiesa trentina e molti amici ed amiche di questa cara persona.
Mi scorrono le lacrime che la mascherina in parte nasconde mentre le do una carezza sul volto anche a nome vostro. Segue la celebrazione della Messa con vari sacerdoti e il vescovo.
Il tutto in un clima lieve, leggero.
Si sente questa presenza gioiosa di lei che col suo sorriso ha consolato e motivato tantissime persone che sono qui per dirle grazie. Gente semplicissima di un bairro molto difficile dove le sorelle della Provvidenza stanno operando. Molti i giovani ed adolescenti del progetto che lei ha tanto amato: ha dato la vita per loro. Tutte le testimonianze mettono in luce la sua dedicazione, generosità, amore, accoglienza, tutto tutto.
Sono qui accanto alle sue consorelle silenziose che conosco da anni e che ancora non si rendono conto delle cose. È commovente il momento finale delle esequie quando attorno alla bara i celebranti recitano: “in paradiso ti accolgano gli angeli”.
Cospargiamo con l´acqua santa questo corpo benedetto che è stato strumento di tanto bene, piedi solleciti per venire incontro a tutti, mani operose per fare il bene, volto solare, sorriso sempre aperto e cuore grande e generoso. Poi si inizia il corteo per le strade del bairro col camion dei pompieri che carica il feretro.
L’ultimo viaggio in queste strade strette dove Antonietta ha dato tanto ed ha sparso tanta gioia. La sua presenza insieme alle consorelle e con l’aiuto di tanti amici e persone generose ha trasformato questa dura realtà di periferia brasiliana e che come molte altre realtà durissime è vittima di strutture e politiche ingiuste e spesso perverse. È difficile la vita qui per la povera gente, ma lei qui ha creduto, amato, goduto.
Il corpo sarà sepolto a Sorocaba ( S. Paulo), sede provinciale della suore della Provvidenza, nella tomba dove riposano tante altre consorelle. Ma il suo spirito sarà sempre qui in mezzo alla sua gente che ti sente presente. Grazie Antonietta.
Lascia una recensione