Arco. L’emozione per la grande festa che ne ha accompagnato l’ingresso ad Arco è ancora viva e giustamente don Walter Sommavilla, nuovo parroco di Arco e San Giorgio, vuole prendersi il tempo di conoscere e capire bene la realtà in cui dovrà operare nei prossimi anni. Il giovane sacerdote approdato nel Garda trentino dalle Giudicarie è stato accolto dalla comunità arcense con entusiasmo e vera partecipazione, come dimostra una Collegiata gremita e carica di attenzione. “Ho visto una comunità calda e una chiesa colma di gente; sono abituato a realtà più piccole e l’impatto è stato positivo, incoraggiante, segno della curiosità che accompagna la novità”, commenta don Walter.
Il nuovo parroco arcense in realtà ha già a lungo operato nel basso Trentino. È stato vicario a Mori dal 1995 al 2000 e molti ancora lo ricordano con affetto nella cittadina lagarina. Poi 14 anni nelle Giudicarie: “Mi sono occupato di sei piccole realtà parrocchiali”, ricorda don Walter. “Ora sono invece chiamato a curare due parrocchie che insieme contano circa 10 mila abitanti. Una nuova esperienza. Difficile dire, per ora, cosa sia più semplice: certo in una parrocchia grande ci sono altre risorse umane che possono aiutare il parroco a far bene”.
Don Walter Sommavilla ricorda anche con piacere l’incontro avuto con l’ex decano don Luigi Amadori, che ha lasciato Arco dopo oltre tre lustri di presenza. “Un incontro molto piacevole e ora sul mio tavolo c’è un dossier importante da studiare”, dice. “Ovviamente servirà tempo e io non ho fretta. Voglio incontrare le persone, conoscere la realtà locale che mi è stata fin qui raccontata attraverso gli occhi degli altri. Ora voglio vederla con i miei occhi. Ben presto potrò farmi un’idea, la nostra è una parrocchia ben organizzata, con buoni collaboratori. Loro fanno molte cose, io potrò dedicarmi alla conoscenza di luoghi e persone”.
Con ogni probabilità già nei prossimi giorni don Walter Sommavilla riceverà anche l’incarico decanale per tutta la realtà arcense.
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