Come da 15 anni a questa parte, ricorre il 18 ottobre la Giornata Europea contro la tratta di esseri umani, proclamata dalla Commissione Europea nel 2006, per sensibilizzare su un fenomeno spesso poco conosciuto dalla popolazione degli Stati parte dell’Unione Europea che, anche se nel corso degli anni sono stati fatti molti passi avanti nella suo contrasto, non è ancora stato eradicato, come indicano i dati recenti.
In occasione della ricorrenza, anche in Trentino il Progetto Alba ha organizzato delle installazioni, alla BUC di Trento ed alla sede della Fondazione Demarchi, e ha attivato alcuni punti informativi. Inoltre, a Trento, Rovereto, Pergine e Riva del Garda ci saranno storie di vittime di tratta, manifesti e banner per ricordare le vittime e le sopravvissute alla tratta, con l’invito rivolto alla cittadinanza a lasciare il proprio sogno scritto nelle installazioni, a fotografarsi con le affissioni in città, hashtag/slogan #liberailtuosogno, e a venire nei punti informativi per maggiori dettagli.
Progetto Alba è un progetto antitratta che prevede un percorso di emersione, assistenza e integrazione sociale per persone vittime di tratta e/o di grave sfruttamento che si trovano in
condizioni di vulnerabilità personale ed emarginazione sociale. Il Progetto Alba opera anche nella nostra Regione e aderisce al Numero Verde nazionale Antitratta, nella nostra Provincia è coordinato dalla Cooperativa Sociale Punto d’Approdo e dal Centro Italiano Femminile di Trento.
Lo sfruttamento di donne, uomini e minorenni nella prostituzione, nel lavoro gravemente sfruttato, nell’accattonaggio e nelle economie criminali forzate (spaccio e furti), nei matrimoni forzati e nel traffico di organi rappresenta ancora oggi una piaga che mina gravemente i diritti umani delle persone coinvolte sia in Italia che all’interno dell’Unione Europea. Potenti organizzazioni criminali, spesso transnazionali, sfruttano le loro vittime in questi ambiti ricavando enormi quantità di denaro impattando inoltre negativamente sull’economia legale.
La Commissione Europea ha presentato recentemente la nuova strategia nella lotta alla tratta, un piano quinquennale che prevede numerose misure volte a contrastare il fenomeno, e che si basa su quattro direttrici principali: la riduzione della domanda di servizi connessi alla tratta; il contrasto dello sfruttamento che passa attraverso le piattaforme digitali; il rafforzamento dei programmi di protezione e assistenza delle vittime, in particolare di donne e minori; la promozione della cooperazione internazionale al fine di combattere la tratta nei Paesi di origine e di transito. In Italia da oltre 20 anni è presente un Sistema nazionale antitratta, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità – che attualmente è composto da 21 Progetti territoriali, a guida pubblica e del terzo settore. Un sistema che opera su tutto il territorio nazionale e che attua: azioni di contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento; identificazione, protezione e assistenza delle vittime; interventi volti a favorire l’integrazione economico-sociale di queste ultime al fine di ridurre i rischi di ri-vittimizzazione.
L’emergenza sanitaria ha impattato duramente sulla condizione delle persone a rischio di tratta e/o grave sfruttamento, rendendole ancor più vulnerabili nei confronti delle reti criminali, come risulta da diversi studi realizzati sia a livello nazionale che europeo. Le organizzazioni criminali hanno costruito una sorta di welfare parallelo stringendo così ancor di più la loro presa sulle persone già sfruttate e causando la nuova vittimizzazione di altre.
Al fine di contrastare efficacemente le reti criminali e assicurare la giusta assistenza alle vittime è fondamentale la collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali (Forze dell’Ordine, Organi di vigilanza del lavoro, magistratura e operatori socio-sanitari) e gli Enti del terzo settore che operano per la legalità e l’affermazione dei diritti fondamentali dell’essere umano. Allo stesso modo risulta necessario il sostegno di tutte/i le/i cittadine/i che possono segnalare tutte quelle situazioni che potenzialmente nascondono una grave violazione dei diritti, favorendo in questo modo l’emersione delle persone coinvolte. Inoltre, in un’ottica di contrasto al grave sfruttamento lavorativo, si dimostra sempre più importante che le persone operino scelte di consumo attente, sostenendo le filiere etiche.
Per maggiori informazioni sugli eventi di sensibilizzazione in programma è possibile visitare: il sito del Numero Verde (http://www.osservatoriointerventitratta.it/), le pagine Facebook del Numero Verde (https://www.facebook.com/NVAntitratta/) e della 15° Giornata Europea contro la Tratta (https://www.facebook.com/GiornataEuropeaControLaTratta/).
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