Con l’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro, sarà potenziata l’offerta diagnostica attualmente messa a disposizione da parte dei soggetti aderenti al Protocollo d’intesa tra il Ministro della salute e il Commissario straordinario, per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica. Lo ha stabilito oggi l’esecutivo provinciale, riunito in una giunta straordinaria, che ha approvato con delibera dell’assessora alla salute e politiche sociali Segnana l’aggiornamento del protocollo per gli accertamenti diagnostici del virus Sars Cov2.
Nel dettaglio si autorizza l’Azienda sanitaria ad offrire il servizio di tamponi rapidi a pagamento fino al 30 novembre 2021, prorogabile in caso di necessità. Una decisione mirata a permettere ai lavoratori dei servizi ritenuti essenziali di effettuare il tampone presso le sedi Apss.
Per aumentare la capacità di tamponi, l’Azienda potrà coinvolgere, fuori orario di servizio, il proprio personale dipendente. I contenuti del provvedimento sono stati anticipati questa mattina dall’assessore provinciale alla salute, assieme all’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, durante la riunione con il Coordinamento provinciale imprenditori e i sindacati, alla presenza del direttore generale Apss Antonio Ferro e della dirigente del Dipartimento prevenzione dell’Azienda Maria Grazia Zuccali. La decisione ha ricevuto una risposta positiva da entrambe le categorie, nell’ottica di rispondere ad una possibile criticità per il sistema economico trentino impegnato nella fase di ripartenza.
Come ha sottolineato l’assessora Segnana, la possibilità di effettuare i tamponi a pagamento – in questo caso nei centri dove già l’Apss effettua i test Covid o le vaccinazioni, al mattino e nel tardo pomeriggio – consente di venire incontro, con gli strumenti a disposizione, al fabbisogno stimato, anche se resta unanime resta la decisione di continuare nella comunicazione riguardo all’importanza della vaccinazione e dell’effetto positivo che questa ha avuto sull’occupazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive.
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