È sempre stato al suo fianco e lo è a maggior ragione ora, che la sentenza del tribunale di Locri lo ha condannato a 13 anni di carcere: il missionario trentino padre Alex Zanotelli difende Mimmo Lucano, accusato di essere a capo di un sistema criminale che ha lucrato sull’accoglienza attraverso una serie di truffe.
“È stata stracciata la democrazia, si è fatta fessa la giustizia, è una sentenza che grida vendetta al cospetto di Dio”, ha commentato all’Adnkronos padre Zanotelli, che assieme ad un altro trentino, monsignor Giancarlo Bregantini, Arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano, aveva testimoniato a favore di Lucano anche durante il processo. Il missionario di Livo sta pensando di scrivere una lettera al Parlamento e al ministro della giustizia Cartabia: “Quando hanno pronunciato la sentenza leggendo la formula ‘la legge è uguale per tutti’ e poi hanno scandito gli anni di quella pena ho avuto un brivido. È chiaro che siamo davanti ad una sentenza politica che farà saltare anche la candidatura di Lucano. E dire che pure la pubblica accusa aveva chiesto la metà degli anni, ingiusti anche quelli, ma tredici nemmeno ad un killer. Condannano un uomo onesto che non si è messo in tasca un soldo e che si batte da anni per l’accoglienza. Questo è un momento grave per la democrazia e la giustizia”.
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