Lavis. Quella appena conclusa per il “Circolo Oratorio don Celestino Brigà Aps” è stata un’estate piena di attività che non hanno mai fatto sentire soli i bambini della comunità lavisana. “Già l’anno scorso avevamo fatto qualcosa: quest’anno abbiamo preso un po’ di coraggio e abbiamo deciso di fare qualcosa in più”, spiega Rita Moser, membro del direttivo dell’associazione. “Abbiamo quindi organizzato quattro settimane di Grest, quattro turni di campeggi, l’attività di aiuto compiti e anche alcune gite”.
Ma andiamo con ordine. L’estate lavisana si è aperta con il Grest, il cui tema, “Viaggio al centro di…”, ispirandosi all’omonimo romanzo di Jules Verne “Viaggio al centro della Terra”, voleva far riflettere i bambini e i ragazzi ogni giorno su un valore diverso. Dall’amicizia alla condivisione, passando poi per il coraggio, la speranza, la fiducia ma anche la gioia, l’impegno, lo stupore e la bellezza: questo il percorso che i tre protagonisti, Anna, Leo ed Emma, hanno dovuto affrontare. Un Grest che, sotto la supervisione dei ragazzi maggiorenni, ha iniziato a prendere forma già in gennaio con un apposito incontro settimanale. “In queste occasioni abbiamo creato un forte legame tra di noi, che si è rafforzato durante la settimana comunitaria, svolta poco prima dell’inizio del periodo di animazione”, racconta un animatore.
Da sempre i campeggi nella casa parrocchiale di Dimaro fanno parte delle attività estive che il “Circolo Oratorio don Celestino Brigà Aps” offre a tutti i ragazzi, ai più grandi ma soprattutto ai più piccoli. Nonostante le incognite e le difficoltà portate dal Covid, anche quest’anno l’associazione è riuscita a proporre tre campeggi e una tre giorni dedicata a tutti gli animatori che hanno organizzato e partecipato al Grest. “Quando abbiamo iniziato a condividere spunti e riflessioni per il campeggio delle quarte e delle quinte elementari le incognite restavano molte. Avevamo il compito di apripista: dovevamo capire se quello che avevamo organizzato avrebbe potuto essere divertente per i bambini, e per noi, nonostante le restrizioni”, osservano gli animatori. “La scommessa è stata certamente vinta: non appena abbiamo incontrato i bambini si è subito capito che erano entusiasti, pronti a divertirsi e a stare in compagnia”.
A luglio e ad agosto c’è stato poi spazio per “Viva i venerdì”, un’iniziativa proposta insieme al Comune di Lavis e all’Appm che – come suggerisce il nome – tutti i venerdì coinvolgeva i bambini e i ragazzi dagli otto ai sedici anni in una gita nel territorio rotaliano. A chiudere la stagione estiva, poi, ci ha pensato l’attività di aiuto compiti. “È durata quattro settimane, a partire da ferragosto”, spiega Stefania Gioss. “Con l’inizio delle scuole sarà spostata al sabato mattina, coinvolgendo anche dei ragazzi in alternanza scuola-lavoro”.
A fare da sfondo a tutte queste iniziative c’è e c’è stata la voglia da parte dei ragazzi di incontrarsi, anche durante i mesi invernali, durante i quali trovarsi non era così semplice. “Abbiamo sempre voluto incontrare i giovani”, commenta Moser. “Gli incontri settimanali sono sempre stati fatti. Ci siamo incontrati online solamente durante il lockdown e la zona rossa. Per il resto li abbiamo sempre voluti incontrare, distanziati e con le mascherine. Sapevamo che avevano bisogno di stare insieme”. Una lontananza che per forza di cose ha costretto l’associazione lavisana a limitare le sue attività, ma che ha portato alla nascita di un nuovo progetto educativo, che permetterà all’oratorio di tornare ad essere pieno di vita.
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